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Filmografie e registi a confronto: la classifica di Badtaste

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  • Originariamente inviato da Dwight Visualizza il messaggio
    Beh insomma, per noi giovani David è il punto di riferimento nel forum, avendo visto praticamente tutto e avendo dimostrato una preparazione cinematografica straordinaria anche sotto il punto di vista storico.
    come ho già detto più volte in passato trovo che il livello medio di preparazione cinefila di questo forum sia molto elevato, non a caso sono qui da anni e mi ci trovo bene asd

    è bello vedere come "voi giovani" siate così preparati in materia di Cinema classico e d'Autore, e così desiderosi di conoscerlo. Ad esempio Dwight, tanto per fare un nome, è uno che potrebbe tranquillamente scrivere di cinema o insegnarne a molti miei coetanei

    bisogna entrare nell'ottica, imho, che il cinema è cultura, è arte e non solo intrattenimento. Quindi è importante crescere e cimentarsi con vette più alte ed ostiche anche se, magari, può girare un po' la testa

    per quanto riguarda Richard Fleischer (regista tipicamente hollywoodiano) e la domanda fattami da paro_noodles:

    la sua carriera conta molti film, tra cui parecchi ad alto budget, ma nessuno eccelle o passerà alla storia per meriti particolari. Diciamo che, per le sue opere migliori, siamo sempre su voti vicini al 7. Citerei in particolare:

    - I vichinghi (1958 ) bel film d'avventura di ampio respiro, probabilmente il suo film migliore

    - Frenesia del delitto (1959) soprattutto per la performance di Orson Welles attore

    - Viaggio allucinante (1966) forse il suo film più famoso, tanto improbabile quanto originale. Nell'ambito dei film fantastici è uno di quelli che più si fa ricordare

    - Lo strangolatore di Boston (1968 ) thriller psicologico introspettivo con un grande Tony Curtis, in un ruolo difficile e controverso

    - Tora! Tora! Tora! (1970) kolossal bellico che si sforza di essere obiettivo ma che punta tutto sulla spettacolarità dell'azione risultando quindi carente nei contenuti, sia storici che morali
    "E' buffo come i colori del vero mondo diventano veramente veri soltanto quando uno li vede sullo schermo"


    Votazione Registi: link

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    • Ti ringrazio, magari in un futuro prossimo recupererò qualcosa.
      Welles non sarebbe Welles, se tutti potessero essere Welles

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      • Originariamente inviato da David.Bowman Visualizza il messaggio
        Amadeus è, ovviamente, un capolavoro ma non gli dò il massimo dei voti perchè ha una pecca: è un po' troppo hollywoodiano e si prende qualche licenza storica di troppo.
        non la vedo come una pecca sinceramente. Il film è volutamente di impostazione teatrale, quindi non cercava la verità storica e si concede diverse scene/trovate romanzate proprio per la sua natura.
        Sono una persona semplice, guardo film e non rompo il cazzo.

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        • Originariamente inviato da David.Bowman Visualizza il messaggio
          come ho già detto più volte in passato trovo che il livello medio di preparazione cinefila di questo forum sia molto elevato, non a caso sono qui da anni e mi ci trovo bene asd

          è bello vedere come "voi giovani" siate così preparati in materia di Cinema classico e d'Autore, e così desiderosi di conoscerlo. Ad esempio Dwight, tanto per fare un nome, è uno che potrebbe tranquillamente scrivere di cinema o insegnarne a molti miei coetanei

          bisogna entrare nell'ottica, imho, che il cinema è cultura, è arte e non solo intrattenimento. Quindi è importante crescere e cimentarsi con vette più alte ed ostiche anche se, magari, può girare un po' la testa
          Quest'ultimo è un punto fondamentale, un passaggio imprescindibile, imho, per poter comprendere o almeno avvicinarsi a quello che la settima arte rappresenta, o semplicemente, è. Certo ci vuole la voglia, l'interessa e la passione. In ogni caso adesso sei te che mi fai arrossire, e confido che il mio "studente" più capriccioso, che visti i miei 21 anni appena compiuti potrebbe essere circa tuo coetaneo (magari con qualche annetto in più, ma la generazione dovrebbe essere quella!) è proprio mio padre, ma ahimè, non ha proprio voglia di ambire a quello step del tuo post che ho annerito. xD

          Sai David, mi chiedevo tempo fa come giudicassi Blow-Up di Antonioni. Certo il suo capolavoro è L'avventura, una gemma assoluta imho, ma onestamente mi interessava anche un tuo parere riguardo l'opera del '66, magari a confronto con l'appena precedente tetralogia dei sentimenti, se ti va.
          La profonda mancanza di spiritualità di colui che non percepisce, ma giudica l’arte, il suo rifiuto e la sua mancanza di disponibilità a riflettere sul significato e sullo scopo della propria esistenza nel significato più alto del termine, assai sovente vengono mascherate con l’esclamazione primitiva fino alla volgarità: "Non mi piace!", "Non mi interessa!". Il bello è celato a coloro che non cercano la verità.

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          • NICOLAS WINDING REFN
            [*]Bronson (2008 ) 7,5
            Originariamente inviato da vale9001
            [FONT=Verdana]Ma poi parliamo tanto gli italiani gli italiani come se noi fossimo spagnoli. Qual'è l'ultimo film di Bellocchio che avete visto al cinema? O lo avete mai visto un film di bellocchio al cinema? Io no. Perché poi a dire come dovrebbero spendere i loro soldi e il loro tempo gli altri siam tutti bravi.
            Il mio album su Flickr: http://www.flickr.com/photos/[email protected]/
            Il mio blog: http://thepiggyinthemiddle.wordpress.com/

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            • Originariamente inviato da Dwight Visualizza il messaggio
              Quest'ultimo è un punto fondamentale, un passaggio imprescindibile, imho, per poter comprendere o almeno avvicinarsi a quello che la settima arte rappresenta, o semplicemente, è. Certo ci vuole la voglia, l'interessa e la passione.
              ecco, il punto principale, la molla fondamentale è quella: la passione :sisisi:

              se il Cinema è vissuto con grande passione dopo un po' ci si stanca (a me è successo molto presto) di film di pura evasione, di baracconate ultra spettacolari, di inseguimenti, macchine che volano, bombe che esplodono, di astronavi, alieni, eroi mascherati e via discorrendo xD

              e si cerca anche qualcosa di diverso, di più alto, di più difficile e stimolante per il proprio mondo intellettuale. E' giusto che ognuno lo faccia seguendo i propri gusti e la propria sensibilità, d'altra parte i percorsi del Cinema d'Autore sono tanti e diversi, per fortuna. Tu, ad esempio, che ami Malick e Antonioni, sei, probabilmente, un animo profondo che cerca il filosofico, l'astratto per cercare di cogliere il cuore delle cose. :seseh:

              questa "conversione" al Cinema d'Arte è, ovviamente, impegnativa e richiede un certo sforzo all'inizio ma ripaga totalmente nel tempo, già solo per crescita culturale ed allargamento di orizzonti. Ma non avverrà mai se manca la passione perchè, probabilmente, ci si stancherà molto presto e si tornerà al più tranquillizzante BUM CRASH BANG ... xD

              quindi tutto dipende dall'approccio che si ha verso il cinema, se lo si vede come un passatempo, un'evasione, un intrattenimento, un modo per passare due ore in "allegria" è ovvio che non si reggerà mai un film di Tarkovskij, di Vigo o di Dreyer e che questi saranno bollati come pallosi, lenti, ermetici e ... "vecchi" :brrr:

              va tutto benissimo, è giusto che ognuno segua la sua strada ed i suoi gusti, mica si può pretendere che tutti siano cinefili o amanti dell'Arte. Però, come ho già detto mille volte, è altrettanto giusto che ognuno sia consapevole di questo e sappia cosa sto vedendo e, quindi, non dica strafalcioni pubblicamente, passando poi, di conseguenza, come una persona un bel po' ingenua ed "ignorante" dal punto di vista cinematografico.

              ma son cose già dette e ridette in passato e non voglio tediare nessuno

              Originariamente inviato da Dwight Visualizza il messaggio
              In ogni caso adesso sei te che mi fai arrossire, e confido che il mio "studente" più capriccioso, che visti i miei 21 anni appena compiuti potrebbe essere circa tuo coetaneo (magari con qualche annetto in più, ma la generazione dovrebbe essere quella!) è proprio mio padre
              beh, io ho 45 anni, non so tuo padre quanti ne ha ... :huh:

              Originariamente inviato da Dwight Visualizza il messaggio
              Sai David, mi chiedevo tempo fa come giudicassi Blow-Up di Antonioni. Certo il suo capolavoro è L'avventura, una gemma assoluta imho, ma onestamente mi interessava anche un tuo parere riguardo l'opera del '66, magari a confronto con l'appena precedente tetralogia dei sentimenti, se ti va.
              Michelangelo Antonioni è, ovviamente, tra i grandi Autori del nostro cinema, membro di quella corrente intellettuale borghese, colta ed un po' radical chic che trovò il suo più alto esponente, imho, nel decadente e raffinato Luchino Visconti. I suoi capolavori maggiori sono L'avventura, Blow-up, L'eclisse e Il grido: io metto il secondo subito dietro al primo nella mia lista di gradimento personale. Bisogna dire che Antonioni fu particolarmente apprezzato dalla critica (soprattutto estera) per il suo stile astratto, l'acutezza dello sguardo e la profondità dei temi. Però non ebbe analogo riscontro e credito presso buona parte della critica nostrana (specie quella di sinistra che, invero, non amava neanche Fellini ritenendolo troppo lirico e lontano da temi socialmente impegnati) e presso il pubblico, che solitamente lo tacciava di estrema lentezza, di compiaciuto ermetismo paternalistico e di una certa ripetitività nelle tematiche. In partcolare quella della crisi delle società borghese e dell'incomunicabilità dell'essere umano sono state autentici "ossessioni" per il regista ferrarese. E' rimasta celeberrima, in tal senso, la battuta al vetriolo che Dino Risi fa pronunciare al verace e vulcanico Bruno Cortona/Vittorio Gassman nel suo capolavoro Il sorpasso: "l'hai visto L'Eclisse ? io c'ho dormito! 'na bella pennichella! bel regista Antonioni ..." xDxD

              Blow-Up è uno splendido atipico "giallo" ambientato nel mondo della fotografia e della moda, sullo sfondo suggestivo della "swinging London", raffigurata in modo astratto ed onirico, più come un'ideale vagheggiato, un simbolo di libertà sessuale ed espressiva. Dal punto di vista estetico è un film straordinario: magnetico, potente, insuperabile nelle sue atmosfere rarefatte e conturbanti. Per stile e tematiche mescola insieme diversi elementi: da Borges a Jung, dalla rivoluzione sessuale dei 60's alla contro cultura, passando (inevitabilmente) per il modello (qui mitizzato) di vita bohemien. Tiene poi bene a mente il modello hitchcockiano su come costuire un thriller, in questo caso di indagine analitica a posteriori, dove nulla è mostrato ma tutto è suggerito. Suscitò scandalo per certe scene troppo esplicite per la morale dell'epoca, e in particolare contiene il primo nudo femminile integrale della storia del cinema, sebbene visibile per meno di un secondo. Ma presenta anche una delle sequenze cinematografiche più sensuali in assoluto: quella del rapporto "sessuale" (platonico) tra il fotografo e la sua modella che esalta il tema cardine del film, la sovrapposizione inestricabile tra finzione e realtà. E' un film che ha incantato tutti i cinefili per fascino ambiguo, atmosfere oniriche e, soprattutto, per il geniale processo investigativo estratto dalle fotografie che ha ispirato tanto cinema americano a venire, De Palma in primis (che ne ha fatto una sorta di "remake"-omaggio), ma anche Coppola.

              Dal punto di vista metaforico il film presenta simboli potenti ed ambiziosi: l'impossibilità di separare realtà e finzione, e quindi l'idea che la vita è sogno ed è inutile opporvisi (vedasi la scena finale della partita a tennis senza palla) o che il voyeurismo (meccanismo alla base del cinema stesso) è, ormai, parte integrante della società capitalistica. Qui però, imho, la pellicola diventa più debole e meno convincente, come quando Antonioni gioca a fare il filosofo risultando non sempre all'altezza della sua ispirazione iniziale e delle sue trovate stilistiche. In ogni caso il fascino e la bellezza di Blow-Up sono fuori discussione e riesco a comprendere chi gli assegna voti altissimi e superiori al mio (8,5).
              "E' buffo come i colori del vero mondo diventano veramente veri soltanto quando uno li vede sullo schermo"


              Votazione Registi: link

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              • Originariamente inviato da David.Bowman Visualizza il messaggio
                ecco, il punto principale, la molla fondamentale è quella: la passione :sisisi:

                se il Cinema è vissuto con grande passione dopo un po' ci si stanca (a me è successo molto presto) di film di pura evasione, di baracconate ultra spettacolari, di inseguimenti, macchine che volano, bombe che esplodono, di astronavi, alieni, eroi mascherati e via discorrendo xD

                e si cerca anche qualcosa di diverso, di più alto, di più difficile e stimolante per il proprio mondo intellettuale. E' giusto che ognuno lo faccia seguendo i propri gusti e la propria sensibilità, d'altra parte i percorsi del Cinema d'Autore sono tanti e diversi, per fortuna. Tu, ad esempio, che ami Malick e Antonioni, sei, probabilmente, un animo profondo che cerca il filosofico, l'astratto per cercare di cogliere il cuore delle cose. :seseh:

                questa "conversione" al Cinema d'Arte è, ovviamente, impegnativa e richiede un certo sforzo all'inizio ma ripaga totalmente nel tempo, già solo per crescita culturale ed allargamento di orizzonti. Ma non avverrà mai se manca la passione perchè, probabilmente, ci si stancherà molto presto e si tornerà al più tranquillizzante BUM CRASH BANG ... xD

                quindi tutto dipende dall'approccio che si ha verso il cinema, se lo si vede come un passatempo, un'evasione, un intrattenimento, un modo per passare due ore in "allegria" è ovvio che non si reggerà mai un film di Tarkovskij, di Vigo o di Dreyer e che questi saranno bollati come pallosi, lenti, ermetici e ... "vecchi" :brrr:

                va tutto benissimo, è giusto che ognuno segua la sua strada ed i suoi gusti, mica si può pretendere che tutti siano cinefili o amanti dell'Arte. Però, come ho già detto mille volte, è altrettanto giusto che ognuno sia consapevole di questo e sappia cosa sto vedendo e, quindi, non dica strafalcioni pubblicamente, passando poi, di conseguenza, come una persona un bel po' ingenua ed "ignorante" dal punto di vista cinematografico.

                ma son cose già dette e ridette in passato e non voglio tediare nessuno
                Tutto assolutamente giusto, aggiungendo che ognuno ha i suoi tempi in questo percorso...e senza mai dimenticare che fanno parte del cinema anche i film fracassoni e d'evasione, quindi non affrontare questa crescita cinefila con animo snob andando a cancellare completamente tutta una parte di cinema che ha comunque una sua dignità, indubbiamente più basso, ma altrettanto degno di essere

                per la serie: "Ieri sono andato a vedere Tin Tin, oggi vado a vedere Faust" (e lo faccio davvero )

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                • Originariamente inviato da axeman Visualizza il messaggio
                  senza mai dimenticare che fanno parte del cinema anche i film fracassoni e d'evasione, quindi non affrontare questa crescita cinefila con animo snob andando a cancellare completamente tutta una parte di cinema che ha comunque una sua dignità, indubbiamente più basso, ma altrettanto degno di essere
                  se mi rileggi con attenzione prima ho scritto:

                  ... e si cerca anche qualcosa di diverso, di più alto, di più difficile e stimolante per il proprio mondo intellettuale ...

                  "E' buffo come i colori del vero mondo diventano veramente veri soltanto quando uno li vede sullo schermo"


                  Votazione Registi: link

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                  • sì sì ma infatti non era un discorso riferito a te, era generale

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                    • Originariamente inviato da David.Bowman Visualizza il messaggio
                      Dal punto di vista metaforico il film presenta simboli potenti ed ambiziosi: l'impossibilità di separare realtà e finzione, e quindi l'idea che la vita è sogno ed è inutile opporvisi (vedasi la scena finale della partita a tennis senza palla) o che il voyeurismo (meccanismo alla base del cinema stesso) è, ormai, parte integrante della società capitalistica. Qui però, imho, la pellicola diventa più debole e meno convincente, come quando Antonioni gioca a fare il filosofo risultando non sempre all'altezza della sua ispirazione iniziale e delle sue trovate stilistiche. In ogni caso il fascino e la bellezza di Blow-Up sono fuori discussione e riesco a comprendere chi gli assegna voti altissimi e superiori al mio (8,5).
                      Grazie per la splendida risposta. Io Blow-up l'ho visto una volta sola e se da un lato trovo che la prima parte del film sia assolutamente straordinaria ed incantevole, specialmente per come Antonioni gestisce l'organizzazione degli spazi nei quali si muove Hemmings e coadiuva la tensione tipica di un thriller con l'irresistibile frivolezza del contesto ambientale, dall'altro non mi sono ancora fatto un'idea ferma della seconda parte nella quale il regista amplia il tiro e subentra in maniera preponderante la componente metafisica e metaforica. Non riesco ancora a comprendere perfettamente se Antonioni in questo momento si perda un poco nei meandri di questa stessa riflessione oppure riesca a trasferire altrettanto sapientemente in immagini, in maniera genialmente poetica e artistica, i suddetti temi. Io sono onestamente più per la seconda ipotesi, perchè se da un lato è vero che la prima parte è maggiormente ispirata formalmente, la seconda vanta una potenza artistica e metaforica in quello che va a "mostrare" che probabilmente è altrettanto straordinaria. Ho anche sentito dire che il film è invecchiato male. Penso sia un'assurdità: il messaggio che suggerisce Antonioni ora più che mai è valido ed emblematico, fresco e lungimirante, nell'impalpabile realtà delle metropoli, specialmente, ma non solo. Questione meno "alta" ma altrettanto importante a livello storico/musicale è il documento rarissimo e prezioso dell'esibizione degli Yarbirds. Una chicca.
                      La profonda mancanza di spiritualità di colui che non percepisce, ma giudica l’arte, il suo rifiuto e la sua mancanza di disponibilità a riflettere sul significato e sullo scopo della propria esistenza nel significato più alto del termine, assai sovente vengono mascherate con l’esclamazione primitiva fino alla volgarità: "Non mi piace!", "Non mi interessa!". Il bello è celato a coloro che non cercano la verità.

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                        "E' buffo come i colori del vero mondo diventano veramente veri soltanto quando uno li vede sullo schermo"


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                        • Originariamente inviato da David.Bowman Visualizza il messaggio

                          - Carnage (2011) 8
                          - A dangerous method (2011) 5
                          Questi voti mi sono piaciuti asd

                          Chi l'ha visto può votare l'ultimo del Señor Spielbergo, naturalmente..

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                            • Io metto, dove averci pensato a lungo, un 6 a A dangerous method. Sono di certo deluso, ma ci ho visto degli elementi che lo portano alla sufficienza. Per chi è interessato su un mio parere un po' più approfondito, ne avevo scritto sul topic.

                              Invece ho scoperto, dopo sere passate a consultare un elenco di Wikipedia con tutti (o meglio, molti) dei film usciti dagli esordi ad oggi, di avere superato da poco quota mille film visti. Tanti auguri a me. xD

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                              • Dovrei quindi aggiungere

                                Carnage: 7.5

                                Le avventure di Tin Tin: 7

                                This must be the place: 7.5


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