Qualche parolina su questa nuova terna.
Mi piace Fede Alvarez perché è in grado di fare del Cinema sporco e cattivo con una capacità invidiabile di essere diretto nel raccontare le sue storie. Vedo che La casa è abbastanza divisivo qui dentro... in realtà ricordo che all’epoca divise anche i fan del capostipite, tra chi lo apprezzava per il suo essere più che dignitoso (e per l’aver utilizzato un approccio più serio senza appesantire il racconto) e chi lo denigrava perché il suo essere più che dignitoso rischiava di incoraggiare queste produzioni.
Man in the Dark è uno degli horror (o thriller) che ho apprezzato di più nell’ultimo decennio, un home invasion ribaltato che si rivela un concentrato di tensione.
Il suo Millennium, nonostante sia meno riuscito, dimostra comunque le sue doti nel creare immagini in grado di restare impresse e il suo polso nelle decisioni, come la scelta (azzeccatissima, nonostante preferisca Rooney Mara) di cambiare attrice protagonista, che rende il film più autonomo. Insomma, Cinema di genere con personalità.
Il duo, moderatamente, lo adoro. The Lego Movie è un film meraviglioso, ma li ricordo soprattutto per il loro sguardo veritiero sulla cultura giovanile, ravvisabile sia nei due Jump Street (o almeno nel primo) sia nello Spider-Man scritto da loro (nonché il migliore del filone sul personaggio): la scelta della musica, il modo di vestire, la ghettizzazione degli scansafatiche zucconi, è tutto un qualcosa di fresco e che mi fa fare sì con la testa. E questi meriti risaltano nonostante il loro sia un modo di fare Cinema a volte troppo scanzonato (più nell’estetica che nella gestione dei momenti comici, a mio avviso riusciti). In ultima, pur non essendo al pari di giganti come Wes Anderson e Brad Bird, rientrano nel novero di registi che si sanno destreggiare bene sia in live action che nell’animazione.
E ora via con i votoni!
Mi piace Fede Alvarez perché è in grado di fare del Cinema sporco e cattivo con una capacità invidiabile di essere diretto nel raccontare le sue storie. Vedo che La casa è abbastanza divisivo qui dentro... in realtà ricordo che all’epoca divise anche i fan del capostipite, tra chi lo apprezzava per il suo essere più che dignitoso (e per l’aver utilizzato un approccio più serio senza appesantire il racconto) e chi lo denigrava perché il suo essere più che dignitoso rischiava di incoraggiare queste produzioni.
Man in the Dark è uno degli horror (o thriller) che ho apprezzato di più nell’ultimo decennio, un home invasion ribaltato che si rivela un concentrato di tensione.
Il suo Millennium, nonostante sia meno riuscito, dimostra comunque le sue doti nel creare immagini in grado di restare impresse e il suo polso nelle decisioni, come la scelta (azzeccatissima, nonostante preferisca Rooney Mara) di cambiare attrice protagonista, che rende il film più autonomo. Insomma, Cinema di genere con personalità.
Il duo, moderatamente, lo adoro. The Lego Movie è un film meraviglioso, ma li ricordo soprattutto per il loro sguardo veritiero sulla cultura giovanile, ravvisabile sia nei due Jump Street (o almeno nel primo) sia nello Spider-Man scritto da loro (nonché il migliore del filone sul personaggio): la scelta della musica, il modo di vestire, la ghettizzazione degli scansafatiche zucconi, è tutto un qualcosa di fresco e che mi fa fare sì con la testa. E questi meriti risaltano nonostante il loro sia un modo di fare Cinema a volte troppo scanzonato (più nell’estetica che nella gestione dei momenti comici, a mio avviso riusciti). In ultima, pur non essendo al pari di giganti come Wes Anderson e Brad Bird, rientrano nel novero di registi che si sanno destreggiare bene sia in live action che nell’animazione.
E ora via con i votoni!
Commenta