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Top 10 Film di Badtaste - All time

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  • A me in realtà è già capitato con i decenni scorsi con alcuni film per cui me la sentivo particolarmente ma a partire da questo e soprattutto con i prossimi aumenteranno i titoli che mi prenderò il rischio di citare sul ricordo di una sola visione di anche dieci anni fa.

    Al di là di pochi titoli di punta ammetto di essere abbastanza pigro e di dedicare pochi rewatch ai film più vecchi e sono anche diversi anni che faccio sempre meno nuove visioni del periodo classico, il grosso della mia conoscenza su '30, '40, '50 e cinema muto l'avevo ormai sviluppata diversi anni fa.

    Ad ogni modo, nelle short list che mi sto preparando ho tirato addirittura fuori più titoli per i '40 rispetto ai decenni successivi per cui ho maggiore conoscenza, forse perché al di fuori di quei pochi titoli di cui sono sicuro su tutti gli altri non ho un ricordo così vivo da fare delle scelte rapide e sicure di posizionamento.

    ​​​​​​Sui '30 non dico che la mia top ten si limiterá ai soli film che ho visto ma quantomeno ai pochi che ricordo veramente bene e/o che ho (ri) visto di recente. Non so a voi ma a me capita di scordare i film vecchi nel giro di un mese molto di più di quanto mi capiti con i film dagli anni '80 in poi per dire.

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    • Originariamente inviato da aldo.raine89 Visualizza il messaggio
      Non so a voi ma a me capita di scordare i film vecchi nel giro di un mese molto di più di quanto mi capiti con i film dagli anni '80 in poi per dire.
      Forse in media sì, ma dipende molto anche dal regista.

      Per esempio vari Almodovar, Ozon, Assayas ecc. li guardo tendenzialmente con piacere e poi il mio cervello tira lo sciacquone altrettanto con piacere per non togliere spazio a memorie più importanti tipo come allacciarmi le scarpe o la tabellina del 2.

      Poi ci sono quei registi come il già citato Ozu, che in certi casi sembra che abbia fatto lo stesso film per 4 o 5 volte e non mi ricordo più quale è quello o quell'altro, ma di certo che parlano di uomini che vogliono far sposare questa o quell'altra ragazza.

      Un effetto simile me lo fanno i film di arti marziali di Cheh Chang e simili.

      In una sparuta manciata di casi più gravi mi è capitato persino di scordare se certi film li avessi visti.

      Nel caso di Chang per esempio, avendo perso una volta l'account IMDB con tutti i voti che uso solo per tenere a mente ciò che ho visto, di colpo non sapevo più esattamente cosa avessi recuperato di suo e cosa no, e rileggere la sinossi o vedere spezzoni in diversi casi non ha aiutato.
      Luminous beings are we, not this crude matter.

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      • Anni 60 top 10 personale:

        1) Psycho (Alfred Hitchcock)
        2) They Shoot Horses, Don't They? (Sydney Pollack)
        3) 2001: Space Odissey (Stanley Kubrick)
        4) When a Woman Ascend The Stairs (Mikisio Naruse)
        5) The Apartment (Billy Wilder)
        6) A Bout De Souffle (Jean Luc Godard)
        7) La Maschera del Demonio (Mario Bava)
        8) Repulsion (Roman Polanski)
        9) Doctor Strangelove (Stanley Kubrick)
        10) Lawrence of Arabia (David Lean)

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        • Originariamente inviato da Sir Dan Fortesque Visualizza il messaggio

          ​Insomma nell'eterno dilemma oggettività/soggettività hai tagliato la testa al toro.

          Per me è più difficile valutare un film secondo canoni non dico oggettivi ma quantomeno di compromesso tra i due poli, perché richiede più sforzo, più studio (e in alcuni casi una certa coscienza storica per un minimo di contestualizzazione) e, in molti casi, richiede anche un certo confronto/scontro con una tradizione stabilita; nel caso opposto, nel momento in cui si realizza che un film è "preferito" non c'è neanche bisogno di valutarlo perché la valutazione è implicita nel fatto di essere tra i preferiti.




          La mia noia è solo mia (e magari solo di quel preciso momento della mia vita) e il mio non era un giudizio sul film ma sull'effetto che ha avuto sulle mie palle.
          Di fatto il mio giudizio sul film è inesistente perché non ho finito di rivederlo e chiaramente quello di una volta non è più valido perché non me lo ricordo abbastanza (uno dei motivi per cui non mi piace il gioco dei voti numerici).
          Tra 10 anni, quando nel mio corpo non sarà rimasto un solo atomo di quelli che ho ora, magari lo rivedrò e mi piacerà di nuovo (mi è già successo). E il film sarà sempre lo stesso che è sempre stato.

          Teoricamente uno può anche dire, "mi piacciono molto le illustrazioni dei disegnatori della Bonelli", "mi annoia guardare gli affreschi di Michelangelo", "i disegnatori Bonelli sono artisti più bravi, gli affreschi di Michelangelo non sono arte figurativa fatta altrettanto bene".​
          Sulle valutazioni ho ragionato così perché, al di là dei discorsi fatti sopra, ho visto che nemmeno gli esperti del settore riescono a mettersi d’accordo. L’oggettività è matematica.
          Trovami 100 critici che dicono “Quarto potere è il miglior film della storia, 2001 è al secondo posto, Il padrino al terzo” e forse riesci a convincermi che è oggettivo. Ma se 99 dicono questo e il centesimo mi dice “Il padrino è il miglior film della storia, Quarto potere è secondo e 2001 è terzo” casca il palco… di questi 100 o uno o gli altri 99 sta dicendo che 100 è maggiore di 98 e 98 è maggiore di 99.

          Quanto a Marienbad, la noia è solo tua o è colpa del regista? Io non ho visto il film, ma potremmo fare un sondaggio per capire quanti si sono annoiati durante la visione.
          Seguendo il tuo ragionamento, se guardi La rosa purpurea del Cairo e ti vien da ridere, la risata è tua e solo tua o è il regista che la suscita? Quando viene il momento di valutare il film, consideri solo i crismi cinematografici o anche il fatto che ti abbia fatto ridere?
          'They play it safe, are quick to assassinate what they do not understand. They move in packs ingesting more and more fear with every act of hate on one another. They feel most comfortable in groups, less guilt to swallow. They are us. This is what we have become. Afraid to respect the individual. A single person within a circumstance can move one to change. To love herself. To evolve.'

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          • Originariamente inviato da ReynoldsWoodcock Visualizza il messaggio
            Anni 60 top 10 personale:

            1) Psycho (Alfred Hitchcock)
            2) They Shoot Horses, Don't They? (Sydney Pollack)
            3) 2001: Space Odissey (Stanley Kubrick)
            4) When a Woman Ascend The Stairs (Mikisio Naruse)
            5) The Apartment (Billy Wilder)
            6) A Bout De Souffle (Jean Luc Godard)
            7) La Maschera del Demonio (Mario Bava)
            8) Repulsion (Roman Polanski)
            9) Doctor Strangelove (Stanley Kubrick)
            10) Lawrence of Arabia (David Lean)
            Bravo, il film di Pollack è un altro di quelli che mi dispiace non avere visto finora nelle altre liste.
            Anche Wilder l'ho visto poco ma immagino con almeno uno dei suoi titoli sarà presente in quasi tutte le classifiche degli anni '50 e '40 (e le doppiette se non triplette saranno a parer mio completamente giustificate, va detto che sono di parte su questo regista).

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            • Originariamente inviato da p t r l s Visualizza il messaggio
              Sulle valutazioni ho ragionato così perché, al di là dei discorsi fatti sopra, ho visto che nemmeno gli esperti del settore riescono a mettersi d’accordo. L’oggettività è matematica.
              Trovami 100 critici che dicono “Quarto potere è il miglior film della storia, 2001 è al secondo posto, Il padrino al terzo” e forse riesci a convincermi che è oggettivo. Ma se 99 dicono questo e il centesimo mi dice “Il padrino è il miglior film della storia, Quarto potere è secondo e 2001 è terzo” casca il palco… di questi 100 o uno o gli altri 99 sta dicendo che 100 è maggiore di 98 e 98 è maggiore di 99.
              Per questo ho parlato di eterno dilemma.


              Originariamente inviato da p t r l s Visualizza il messaggio
              Seguendo il tuo ragionamento, se guardi La rosa purpurea del Cairo e ti vien da ridere, la risata è tua e solo tua o è il regista che la suscita? Quando viene il momento di valutare il film, consideri solo i crismi cinematografici o anche il fatto che ti abbia fatto ridere?
              No, come non valuto un horror in base a quanto mi ha fatto paura (ma posso valutare quanto è brillante una battuta anche senza che mi faccia ridere).

              Poi ci sono registi che mi hanno messo a dura prova, tipo Mel Brooks, che oltre a non farmi ridere mi sta pure sulle palle. Nel loro caso non m'interessa neanche esprimere un giudizio vero e proprio sul film (ma ricordo che almeno Frankestein Jr era ben girato).
              Ultima modifica di Sir Dan Fortesque; 20 novembre 22, 20:07.
              Luminous beings are we, not this crude matter.

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              • Come fa a starti sulle palle Mel Brooks? Al massimo dovrebbe farti pena per essersi lasciato convincere a lavorare con Ezio Greggio.

                Comunque devo fare mente locale ma quando arriveremo agli anni '40 non so se parteciperò, ovviamente una top ten non avrei problemi a compilarla ma la farei senza troppa passione dovendo scegliere tra una selezione più ristretta di titoli. Al massimo prendo appunti.

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                • Anche a me sta sulle balle Mel Brooks, ma in particolare mi stanno sui coglioni proprio i suoi film.

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                  • Frankenstein Jr. probabilmente è un film datato e sopravvalutato, ma che ha al suo interno qualche momento ancora degno di nota, un ottimo cast e in generale una buona mistura ed equilibrio tra omaggio e dissacrazione, cosa che nessun altro suo film parodia ha. Per il resto la sua filmografia concordo che non sia invecchiata proprio benissimo, semmai un film godibile l'ha recitato con Anne Bancroft, ma non diretto, e cioè Essere o non essere, ma in cui ha vita facile visto che è il remake di uno dei massimi capolavori della commedia, Vogliamo vivere, di Lubitsch.

                    Cito questo titolo , così per inserirmi nel discorso commedia tra le possibilità di scelta dei 10 titoli dei vari decenni, per me assolutamente sì. Personalmente è un genere che ammiro molto a certi livelli, e per questo ho sempre più a meno citato un titolo nelle varie liste. Non a caso, sono orgoglioso di avere inserito Il senso della vita dei Monty Python che non avevo visto in nessuna lista
                    E nella mia personale dei 60 pensavo proprio anche a Blake Edwards, che si citava...

                    [FONT=lucida grande]"Il cinema non fornisce ciò che desideri, ti spiega come desiderare." Slavoj Žižek

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                    • Originariamente inviato da Admiral Ackbar Visualizza il messaggio
                      Come fa a starti sulle palle Mel Brooks? Al massimo dovrebbe farti pena per essersi lasciato convincere a lavorare con Ezio Greggio.
                      Originariamente inviato da Tom Doniphon Visualizza il messaggio
                      Anche a me sta sulle balle Mel Brooks, ma in particolare mi stanno sui coglioni proprio i suoi film.
                      Comunque quando dico che mi sta sulle palle intendo i suoi film

                      "Mezzogiorno e mezzo di fuoco" ha avuto l'onore di essere stato il primo film che ho mollato dopo meno di 5 minuti (ma anche perché a quel punto avevo già visto altri suoi 4 film e non era il caso di insistere).

                      Ora mi sovviene di quando una mia amica fan di Frankenstein Jr. una volta continuava a ripetermi "lupo ululì ululà", ridendo poi da sola, come a volermi infondere il genio dietro quella mirabile battuta mentre io fantasticavo su vari metodi per tapparle la bocca.

                      A questo proposito, visto che siamo in ambito '60, una commedia horror che mi piacque molto all'epoca della prima visione e che vorrei rivedere è "Per favore non mordermi sul collo" di Polansky.

                      Sempre a proposito di commedie, è stato giustamente citato Stranamore e quello è un caso interessante perché, per quanto non l'abbia mai letto, so che il romanzo a cui ispirato è una storia serissima.
                      Ora, a nessuno frega niente di quel libro (sicuramente meno di Shining) e Kubrick è Kubrick, però non posso fare a meno di pensare a quando di solito venga mal visto a prescindere chi si si appropria di un certo materiale serio e lo vira verso il comico.
                      Luminous beings are we, not this crude matter.

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                      • 2001 – Odissea nello spazio
                        Lawrence d’Arabia
                        Il pianeta delle scimmie
                        Psycho
                        Sierra Charriba
                        La caduta degli dei
                        Lo spaccone
                        Nick mano fredda
                        Quelli della San Pablo
                        El Cid

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                        • Originariamente inviato da Sir Dan Fortesque Visualizza il messaggio
                          "Mezzogiorno e mezzo di fuoco" ha avuto l'onore di essere stato il primo film che ho mollato dopo meno di 5 minuti
                          Se hai mollato il film dopo solo 5 minuti ti sei perso il concerto "en plein air" post fagiolata. Anche lì mollano di tutto. E da appassionato di colonne sonore avresti apprezzato il contrappunto incalzante, il crescendo di rossiniana effervescenza!

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                          • Originariamente inviato da Bone Machine Visualizza il messaggio
                            Se hai mollato il film dopo solo 5 minuti ti sei perso il concerto "en plein air" post fagiolata. Anche lì mollano di tutto. E da appassionato di colonne sonore avresti apprezzato il contrappunto incalzante, il crescendo di rossiniana effervescenza!
                            Capolavoro


                            Luminous beings are we, not this crude matter.

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                            • Originariamente inviato da Sir Dan Fortesque Visualizza il messaggio



                              Comunque quando dico che mi sta sulle palle intendo i suoi film

                              "Mezzogiorno e mezzo di fuoco" ha avuto l'onore di essere stato il primo film che ho mollato dopo meno di 5 minuti (ma anche perché a quel punto avevo già visto altri suoi 4 film e non era il caso di insistere).
                              Ti sei perso anche questa


                              Comunque Mezzogiorno e mezzo di fuoco è una commedia che per quanto in avanti sui tempi in alcuni aspetti non ha mai fatto impazzire neanche me, molto meglio The Producers (in italiano Per favore non toccate le vecchiette) che tra l'altro è proprio degli anni '60.

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                              • Originariamente inviato da Admiral Ackbar Visualizza il messaggio
                                Molto bella, ha sicuramente ispirato Maria de Filippi


                                Luminous beings are we, not this crude matter.

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