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Top 10 Film di Badtaste - All time

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  • Per quanto mi riguarda (ma penso di poter parlare anche per altri: ho letto tutte le liste e mi ricordo le discussioni emerse nelle scorse pagine, quindi so che certi discorsi non valgono solo per me), io ho sempre operato valutazioni arbitrarie attenendomi ai miei gusti personali.

    Il risultato generalmente è, credo, un mix di cinema che qualcuno potrebbe definire "autoriale" o "alto" o "istituzionale" (per quanto concerne autori che amo molto, come il Grande Maestro David Lynch e Orson Welles, per dirne due) e cinema di genere (di cui sono una grande appassionata e fervente sostenitrice; infatti non mi sono fatta problemi a citare titoli come Il corvo, L'Aldilà, 2000 Maniacs!, L'esperimento del dottor K e via dicendo - film che per me sono capolavori e che preferisco ad altri più blasonati di autori che, per quanto importanti, soggettivamente non mi fanno impazzire, tipo Kubrick).

    Come anticipato, è un discorso che non vale solo per me ma per molti, e infatti abbiamo già affrontato il discorso dei criteri sulla base dei quali partecipare al gioco.

    Già in precedenza, quando se n'è discusso, ho fatto notare che non si è mai stabilito univocamente e universalmente quale dovesse essere l'approccio con cui i partecipanti avrebbero dovuto redigere le proprie top 10, che infatti è rimasto discrezionale (c'è chi, come me e Admiral Ackbar , si è affidato alle proprie preferenze soggettive, chi si è basato - credo - più sull'importanza storica e/o su quanto certi titoli esprimessero lo Zeitgeist del decennio in esame rispetto ad altri, chi come Sir Dan Fortesque ha cercato di mediare tra le varie istanze, e chi ha adottato metodi di selezione ancora diversi).

    Quindi di fatto queste non sono mai state le classifiche dei film "migliori" per decennio - o almeno, non tutti si sono approcciati al gioco con questo spirito, perché sennò si sarebbe dovuto stabilire da subito, all'apertura del topic, e avremmo dovuto decretare i parametri di valutazione di conseguenza (migliore in senso tecnico? Migliore a livello di innovazione? Migliore per importanza storica e influenza culturale? Fermo restando che tutte queste discriminanti, e le molte altre che avremmo potuto prendere in considerazione, hanno sempre un margine interpretativo che varia da persona a persona).

    Per quanto riguarda fare delle nuove classifiche per genere, avevamo fatto qualcosa di simile nel Bad Ranking Awards; dato che sono passati 4-5 anni da allora per me si potrebbe anche rifare una cosa del genere (facendo top 10 anziché top 20, e magari ridefinendo i generi da votare), ma eviterei di farlo decennio per decennio.

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    • I commenti domani.


      Top:

      M - Il mostro di Dusseldorf
      La regola del gioco
      L’Atalante
      Alba tragica
      Vampyr
      La storia dell’ultimo crisantemo
      Luci della città
      Susanna!
      All’ovest niente di nuovo
      Ombre rosse



      Qualche disimpegnata menzione sparsa:

      King Kong
      Freaks
      La signora di tutti
      La signora scompare
      Tempi moderni



      Sono tuttora indeciso su quale Chaplin mettere in top. Sono perfettamente equivalenti, potrei tirare la monetina o scegliere quello che penso potrebbe passare in modo da semplificare il conteggio finale (per il momento mi sembra sia "Tempi moderni").

      Ecco, forse Tempi moderni la spunta per ambientazione (almeno la fabbrica), Luci per romanticismo (e poi ha la mia scena preferita tra i due, il meraviglioso incontro di boxe ).

      ​Devo dire che ero convinto fino all'ultimo, andando solo a memoria, di mettere Scarface in top, poi l'ho rivisto e diciamo che neanche Hawks a una seconda visione riesce a farmi passare l'allergia al genere gangster (del periodo classico).
      Quindi alla fine l'ha spuntata quella che è forse la mia commedia classica preferita.

      "Scarface" comunque si aggiunge a una lista di film che volevo rivedere da tempo (più che altro decenni 30/40 più qualche muto), e per cui ero sicuro di fare almeno una menzione, e che ho finito per non nominare per nulla dopo averli rivisti.
      Ultima modifica di Sir Dan Fortesque; 12 dicembre 22, 19:06.
      Luminous beings are we, not this crude matter.

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      • Visto che si avanzano proposte dico la mia... Per non essere ripetitivi e far partecipare davvero tutti indipendentemente dalla loro cultura (?!) cinematografica potremo legarci maggiormente all'impatto emotivo x singole scene tipo

        Miglior incipit
        Miglior finale
        Miglior scena d'amore
        Scena più spaventosa
        Scena più divertente
        Miglior monologo o dialogo ecc.

        Ma anche

        Il film più brutto
        Quello che ti ha maggiormente scoglionato
        ecc.

        Insomma volendo ci si può sbizzarrire senza che nessuno si senta per principio "escluso" come in queste ultime sessioni

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        • Sono idee tutte molto carine, bravi! Personalmente vedo quella di Medeis molto interessante

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          • Non ho partecipato a questo gioco (per quanto possibile vi ho seguiti con interesse, ma non ho avuto proprio il tempo di starci dietro), ma se rifacciamo i Bad Ranking Awards anche in versione top10 ci sono (anche perché la prima volta non avevo pubblicato le ultime liste). Tom Doniphon auguri di pronta guarigione anche da parte mia! Spero che adesso tu stia meglio

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            • Sir Dan Fortesque ti lovvo per avere messo All'ovest niente di nuovo Non mancherà nella mia top 10.​

              Lord Vell grazie caro! Molto meglio, praticamente sono operativo al 100%, sono anche già tornato al lavoro ​​​​​​​ mi prudono un po' i punti, ma a parte questo sto bene, per fortuna!
              Ultima modifica di Tom Doniphon; 13 dicembre 22, 07:07.

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              • Commenti flash. Inevitabilmente ci sarà molto bla-bla-bla sul passaggio dal muto al sonoro.

                M - Il mostro di Dusseldorf: se è solo col sonoro che il cinema ha davvero scoperto il silenzio, Lang è stato uno dei primi a sfruttarlo in quello che è forse il primo capolavoro del cinema sonoro(?). Ancora una volta la protagonista è la folla e l'assassino serve solo a farne emergere contraddizioni e ipocrisie. Nonostante la reverenza che lo circonda credo che questo modello di utilizzo del serial killer sia sta, in parte, ripreso solo da Bong e Spike Lee. Indimenticabile l'indizio musicale per rivelare l'assassino (Grieg fischiettato in fuori campo).

                La regola del gioco: Renoir per quanto mi riguarda è IL regista degli anni '30, ha dato quasi tutto quello che doveva dare qui. Questo capolavoro di fine decennio è la coronazione di una filmografia sempre avanti coi tempi che qui raggiunge livelli di sperimentazione nell'uso del piano-sequenza e nell'orchestrazione della composizione del quadro (spesso grazie anche all'uso della profondità di campo) che lo rendono un anticipatore della rivoluzione wellesiana, ponendo lo spettatore in un'inedita posizione attiva rispetto all'immagine. Ha anche dato vita a quello che è in pratica un genere a sé (gente altolocata rinchiusa e sviscerata in una singola location), ripreso da più autori in seguito.
                Avrei potuto citare qualsiasi altro suo film nelle menzioni speciali ma poi mi sono fermato a 5 nette. Nel caso avrei messo "L'angelo del male", anticipatore del noir americano, solo perché è quello che ho rivisto più di recente.

                L’Atalante: negli anni di passaggio tra muto e sonoro diversi film erano ancora legati a forme di rappresentazione della generazione precedente. In molti casi questo si traduceva in opere dal sapore datato ma in alcune rare occasioni invece generavano affascinanti commistioni che davano al film dei tratti avanguardistici. E' il caso di questa opera trasognante che è già compiutamente sonora (tante canzoni, montaggi musicali, scampanellii nel silenzio della notte ecc.) ma che mantiene quello spirito di sperimentazione anarchica di certi film muti. Il risultato è una fiaba d'amore semplice ma audio-visivamente stratificata.
                Chiunque poi sia cresciuto come cinefilo anche grazie a "Fuori orario" non può non portare nel cuore la meravigliosa e iconica scena subacquea. Vigo è stata una delle più grandi perdite precoci del cinema.

                Alba tragica: se Casablanca l'avesse fatto Carné magari l'avrei considerato anch'io un capolavoro. Altra pellicola francese (come molte altre) che anticipa in parte il noir americano per stile e contenuto, dove i personaggi possono tirare avanti solo tra ombre e nebbie ("Il porto delle nebbie", altro film che ho evitato di citare nelle menzioni) mentre l'alba le dissipa, portando la morte (ne è passata di acqua sotto i ponti dalle aurore salvifiche di Murnau).

                Vampyr: a quanto pare l'elevated horror c'era già quando mio nonno era un ragazzino. Vale un discorso simile al film di Vigo, solo che qua si parla di un film tecnicamente sonoro che poi nel concreto è muto. Non sono un fan del Dreyer austero che da qui in poi ma qui è ancora uno sperimentatore inesausto che trasforma una trama semplicissima e a tratti pure raffazzonata in una poesia visiva onirica di non luoghi trasformati in labirinti dalla messa in scena e dal montaggio.

                La storia dell’ultimo crisantemo: il Giappone tiene duro (e lo farà anche nel cinema muto). Punto d'arrivo della prima fase della carriera di Mizoguchi, incomparabilmente più avanzato dei suoi film precedenti, il rigore nell'uso costante del piano-sequenza, nel tenere la giusta distanza dall'azione e orchestrare ogni singolo movimento raggiunge livelli fuori scala per quegli anni e tutt'ora difficilmente e sporadicamente raggiungibile e raggiunti.
                Come sempre il doppio filtro società giapponese / ambientazione in costume può creare una certa barriera per lo spettatore, inspessita dallo stile del regista, ma si tratta di una storia di compassione umana e dedizione (alla propria arte, al proprio amore) che sa essere toccante nonostante tutto.

                Luci della città: uno dei film definitivi di Chaplin, ripensato genialmente in corsa come film semi-sonoro, con alcune gag pensate apposta (su tutte, il gong del già citato fenomenale incontro di boxe). Inutile ripetere come Chaplin stia sempre dalla parte degli sconfitti della società, con la sua ironia in grado di trasformare la miseria e la violenza in risata. Finale tra i più toccanti della storia del cinema.

                Susanna!: per me la screwball comedy per eccellenza, ritmo indiavolato, dialoghi a macchinetta affiancati da gag puramente slapstick. Per me Hawks non si è più ripetuto a questi livelli neanche con "La signora del venerdì".

                All’ovest niente di nuovo: se, come detto, molti film in questi anni stavano ancora cercando di capire cosa comportasse effettivamente essere "cinema sonoro", questo capolavoro classico del cinema di guerra sembrava venuto direttamente dal futuro tanta era la padronanza del mezzo (coadiuvata, mi pare, da nuove tecnologie di gestione sonora create apposta). Ma non si ferma lì, dalla scelta radicale di rendere protagonisti gli avversari sconfitti alle dinamicissime scene di battaglia che non sfatano l'aura eroica della guerra e non ne risparmiano gli orrori allo spettatore (celebre l'immagine delle mani mozzate aggrappate al filo spinato), è un film che ha fatto scuola a non finire.

                Ombre rosse: se Griffith ha creato il cinema classico, Ford lo ha portato allo stato dell'arte. A memoria questo è stato il primo film che analizzammo nel dettaglio in aula inquadratura per inquadratura (non per intero), anche prima di certi film muti, per mettere in chiaro l'ABC del linguaggio classico.
                Fintanto che tiene fede al suo titolo originale (Stagecoch) è un'opera magnifica nel tratteggiare i vari caratteri (sociali) e stiparli assieme ad affrontare le difficoltà del viaggio, mini-comunità che si forma strada facendo tra scontri interni ed esterni, un modello vincente e tra i più imitati di sempre. Nel terzo atto diventa un altro film, meno interessante e meno sul pezzo, salvo poi rivolare alto nell'epilogo.


                Sulle menzioni speciali sarò ancora più breve:

                King Kong: blockbuster antelitteram, storia senza tempo sul potere, anche pericoloso, della fascinazione spettacolare (tanto per cambiare, imitatissimo pure questo). Si aggiungono risvolti sessuali così marcati che quando spunta fuori l'empire state building viene da chiedersi "cos'avrà voluto dire?".

                Freaks: piccolo grande film come alcuni dei suoi personaggi principali, uno dei capisaldi del cinema "freak" (ovviamente), degli eroi diversi. Mi pare che fu uno dei film che più si scornarono col codice Hays ai suoi albori (assieme a Scarface), portandolo a serrare ulteriormente le sue manacce sulla libertà d'espressione dei registi hollywoodiani.

                La signora di tutti: dovessi per forza citare un regista su tutti poco conosciuto dal pubblico ma molto riverito dai registi, direi Ophuls /Kubrick lo venerava). Credo che oggi i suoi ritratti femminili così remissivi e in balia uomini e passioni, dove la forza è tutta nascosta all'interno, sfuggente, non avrebbero grosso riscontro.
                Questo non è tra i suoi film migliori e avrei potuto citare altri titoli negli altri decenni, ma quello che mi affascina di questo è, similmente a quanto detto per altri film della lista, quanto fosse avanzato dal punto di vista della messa in scena al punto che si crea uno scarto tra la qualità del lavoro di Ophuls e quello degli attori (quello che passava il convento italiano, non all'altezza) e della sceneggiatura (che avrebbe giovato di un respiro più ampio.
                Ophuls nel tempo è stato riconosciuto tra i più grandi e influenti maestri nel movimento della macchina da presa e in questo film si dispiegano già tanti dei tratti che lo renderanno così studiato dai registi successivi, con pirotecniche costruzioni tutt'oggi impressionanti, ma anche con un notevole accento sulla sperimentazione con le dissolvenze incrociate, ombre espressionistiche, prospettive vertiginose e stacchi di montaggio disorientanti. Bellissima l'immagine finale. Per alcuni aspetti anticipa in piccolo Quarto Potere.
                Ho scritto di più per compensare le mancate citazioni precedenti.

                La signora scompare: già detto.

                Tempi moderni​: già detto.
                Ultima modifica di Sir Dan Fortesque; 13 dicembre 22, 17:07.
                Luminous beings are we, not this crude matter.

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                • Originariamente inviato da Gandalf Visualizza il messaggio

                  Mentre per quanto riguarda la top10 conclusiva di questo topic, secondo me se si devono prendere 80 film tra cui scegliere allora tanto vale prendere tutti quelli entrati in top 10 nelle singole decadi, alla fine contando gli ex aequo saranno sui 110 o giù di lì.
                  ​​​
                  La mia intenzione era di ragionare su un criterio che restringesse un po' di più il campo ma alla fine quella che proponi tu è la soluzione più semplice ed equa. Tra 80 e 110/120 non c'è una differenza enorme in effetti, anche se ovviamente ciò comporterà di dover fare eventualmente più scelte difficili e porterà a maggiore dispersione di voti.

                  Originariamente inviato da Medeis Visualizza il messaggio
                  Visto che si avanzano proposte dico la mia... Per non essere ripetitivi e far partecipare davvero tutti indipendentemente dalla loro cultura (?!) cinematografica potremo legarci maggiormente all'impatto emotivo x singole scene tipo

                  Miglior incipit
                  Miglior finale
                  Miglior scena d'amore
                  Scena più spaventosa
                  Scena più divertente
                  Miglior monologo o dialogo ecc.

                  Ma anche

                  Il film più brutto
                  Quello che ti ha maggiormente scoglionato
                  ecc.

                  Insomma volendo ci si può sbizzarrire senza che nessuno si senta per principio "escluso" come in queste ultime sessioni


                  Direi che la proposta di Medeis è la migliore, con tutto il rispetto per quanto hanno proposto altri... è sicuramente in grado di coinvolgere più utenti e può avere un semplice fine di discussione, da non riepilogare per forza in classifiche (se poi salirà la curiosità di fare conteggi mi metterò comunque a disposizione)

                  Originariamente inviato da Enfad Visualizza il messaggio
                  Come anticipato, è un discorso che non vale solo per me ma per molti, e infatti abbiamo già affrontato il discorso dei criteri sulla base dei quali partecipare al gioco.

                  Già in precedenza, quando se n'è discusso, ho fatto notare che non si è mai stabilito univocamente e universalmente quale dovesse essere l'approccio con cui i partecipanti avrebbero dovuto redigere le proprie top 10, che infatti è rimasto discrezionale (c'è chi, come me e Admiral Ackbar , si è affidato alle proprie preferenze soggettive, chi si è basato - credo - più sull'importanza storica e/o su quanto certi titoli esprimessero lo Zeitgeist del decennio in esame rispetto ad altri, chi come Sir Dan Fortesque ha cercato di mediare tra le varie istanze, e chi ha adottato metodi di selezione ancora diversi).
                  Mi pare di aver già detto che, nonostante ogni utente abbia praticamente il suo criterio per la classifica, nonché il suo bagaglio di film visti più volte o magari mai visti, praticamente ogni decennio vede comunque svettare almeno quattro-cinque film sopra tutti gli altri: oserei definirli come quei casi dove soggettività e oggettività più si incontrano. Fa eccezione solo l'ultimo decennio, si discuteva se fosse per la persa capacità del cinema di imporsi nell'immaginario collettivo come faceva in passato, per una minor qualità dei film oppure a una maggior quantità di film visti da ognuno di noi che ha portato di conseguenza a preferenze più particolari e maggior dispersione di voti.

                  Collegandomi a quanto detto sopra ci sono poi ovviamente decine di film meritevoli o film cult o comunque interessanti che comunque nessuno mai inserirebbe in una top 10 seria ma non per questo non meritevoli di visione, sta di fatto che da sto giochino emerge come i film veramente imprescindibili siano quindici o venti per decennio e di conseguenza siamo entro le due centinaia per l'intera storia del cinema.
                  Personalmente mi sono reso conto che alcuni di questi non li avevo mai visti oppure li ho visti solo una volta tanto tempo fa, laddove, per mania di completare filmografie di registi o anche attori, per la mania di esplorare cinematografie esotiche o per la fissazione di vedermi quanti più titoli possibili di Cannes e Venezia ho dedicato tante di quelle visioni a film che dopo pochi giorni avevo già dimenticato e di cui avrei potuto fare a meno, mentre forse ogni tanto sarebbe anche giusto dedicare il tempo al "ripasso" dei titoli chiave.

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                  • Originariamente inviato da Sir Dan Fortesque Visualizza il messaggio
                    Susanna!: per me la screwball comedy per eccellenza, ritmo indiavolato, dialoghi a macchinetta affiancati da gag puramente slapstick. Per me Hawks non si è più ripetuto a questi livelli neanche con "La signora del venerdì".
                    .
                    neanche con Ventesimo secolo ? secondo me insieme a Susanna! è la sua miglior commedia

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                    • "Ventesimo secolo" è antecedente.

                      Comunque non me lo ricordo per nulla, ce l'ho nella lista dei rewatch. A memoria ti direi che preferisco Susanna, per quel poco che può valere la mia memoria.
                      Luminous beings are we, not this crude matter.

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                      • Originariamente inviato da aldo.raine89 Visualizza il messaggio
                        Mi pare di aver già detto che, nonostante ogni utente abbia praticamente il suo criterio per la classifica, nonché il suo bagaglio di film visti più volte o magari mai visti, praticamente ogni decennio vede comunque svettare almeno quattro-cinque film sopra tutti gli altri: oserei definirli come quei casi dove soggettività e oggettività più si incontrano. Fa eccezione solo l'ultimo decennio, si discuteva se fosse per la persa capacità del cinema di imporsi nell'immaginario collettivo come faceva in passato, per una minor qualità dei film oppure a una maggior quantità di film visti da ognuno di noi che ha portato di conseguenza a preferenze più particolari e maggior dispersione di voti.

                        Collegandomi a quanto detto sopra ci sono poi ovviamente decine di film meritevoli o film cult o comunque interessanti che comunque nessuno mai inserirebbe in una top 10 seria ma non per questo non meritevoli di visione, sta di fatto che da sto giochino emerge come i film veramente imprescindibili siano quindici o venti per decennio e di conseguenza siamo entro le due centinaia per l'intera storia del cinema.​
                        Il mio discorso non verteva tanto sull'esito quanto, più che altro, sul principio a monte e sull'ipotetica contrapposizione tra "classifica di pancia/di cult/di genere" vs "classifica di testa/di capolavori tout court/con la scopa su per il culo".

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                        • Originariamente inviato da Enfad Visualizza il messaggio
                          Il mio discorso non verteva tanto sull'esito quanto, più che altro, sul principio a monte e sull'ipotetica contrapposizione tra "classifica di pancia/di cult/di genere" vs "classifica di testa/di capolavori tout court/con la scopa su per il culo".
                          Pancia Vs Testa, ancora ad insistere con questo limaccioso manicheismo, boh.

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                          • Originariamente inviato da Sir Dan Fortesque Visualizza il messaggio
                            "Ventesimo secolo" è antecedente.

                            Comunque non me lo ricordo per nulla, ce l'ho nella lista dei rewatch. A memoria ti direi che preferisco Susanna, per quel poco che può valere la mia memoria.
                            in effetti credo di aver sottovalutato il senso della parola "ripetuto"

                            comunque sono due commedie abbastanza speculari che hanno la loro linfa vitale nei duetti tra le rispettive coppie di protagonisti, difficile dire quale sia migliore, forse la mia passione per la bravissima e sfortunatissima Carole Lombard mi fa preferire leggermente Ventesimo secolo
                            Ultima modifica di bartvanzetti; 13 dicembre 22, 22:02.

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                            • Originariamente inviato da Bone Machine Visualizza il messaggio

                              Pancia Vs Testa, ancora ad insistere con questo limaccioso manicheismo, boh.

                              Esatto, possono convivere

                              Krang_belt_TITLE.png
                              Ultima modifica di Sir Dan Fortesque; 13 dicembre 22, 21:59.
                              Luminous beings are we, not this crude matter.

                              Commenta


                              • Originariamente inviato da Sir Dan Fortesque Visualizza il messaggio
                                Esatto, possono convivere

                                Krang_belt_TITLE.png
                                La cosa divertente è che tutto questo discorso è nato dalla parte meno rilevante del mio intervento.

                                Comunque a me sembra lapalissiano che la storia del cinema sia zeppa di cult che non sono capolavori, il negarlo mi sembra semplice cecità critica.

                                Detto questo, il senso profondo del mio intervento era che se volete fare la top decennale per nazionalità, poi non rompete i coglioni se il topic avrà 3 partecipanti alla seconda settimana non capite un cazzo manco se ve le disegnano le cose, diobono.

                                La proposta di Medeis della top delle scene mi piace molto!

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