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Il cinema italiano di oggi: pregi e difetti
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È anche il progetto più strano (amore cannibale ???).
spero sinceramente si dedichi ad altro (il vecchio progetto con la moretz che fine ha fatto???)
Anche la serie con la blanchett sembra promettente.
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Dei duemila progetti annunciati quello che meno mi interessava.
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Originariamente inviato da mr.fred Visualizza il messaggioQualche informazione sul nuovo film dei D' Innocenzo.
A montarlo sarà Walter Fasano "gentilmente prestato da Luca Guadagnino anche lui sul set (quale set? Cosa sta girando in questo momento?)".
probabilmente guadagnino sta girando Bones & All
torna l’accoppiata Guadagnino-Chalamet
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Ma pure 'sta cosa che a "Forum" ci andavano gli amici tuoi e però rompi le balle alle casalinghe di Offanengo , la fai sembrare una gara di furbizia tra loro che vanno a copione e le massaie (od io) che eventualmente li seguono. Se per "vincere" devo sfan****re gli attori del programma Tv, allora per sicurezza faccio il paio con Castellitto
Mi confermi, per altro, che prima dei social network serviva comunque un certo narcisismo per andare in televisione a dibattere cause civili da 100/200 euro...Ma alzando virtualmente la posta si è andati a mettere in scena le più oscure magagne di gente socialmente più elevata delle casalinghe di Offanengo, ancora rimaste nei condomini a litigare coi vicini che lasciano le bici davanti al loro box auto o cose simili...
Che fa' dunque Berlusconi : si mette a sputtanare i ceti sociali che lo votano , mentre lascia ai fascio-leghisti martellare sugli immigrati spacciatori, magari documentati e sfollati dagli inviati di "Striscia...".
Se infine hai bisogno di credere che "non è cambiato niente", forse sei te e non la casalinga di Offanengo che teme i cambiamenti in corso.
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henry angel continui a taggarmi ma se non ti rispondo, non è per cattiveria, è che la metà dei tuoi post sono contorti, quindi evito di andare avanti.. anche perché di fare la prosa per capire i tuoi concetti un po' bislacchi, proprio non mi va.
per quanto riguarda forum, il programma è sempre stato "romanzato". ho avuto amici che hanno partecipato a vecchissime edizioni. ti danno un copione e ti fanno recitare delle parti. non è cambiato assolutamente nulla, se non una contaminazione maggiore del "trash" che ormai spopola in tutti i programmi che, a leggere gli esempi che solitamente porti, non te ne perdi nemmeno uno, come le casalinghe di Offanengo
p.s.
Enfad almeno siamo d'accordo che il figlio di Verstappen gli da le piste al padre?
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Originariamente inviato da - Rasputin - Visualizza il messaggiocomunque tanto per la cronaca, criticare il me too non è di destra
Questo è il catalogo. Vuoi che qualcuno sedicente "fuori dal coro" non lo sappia, ovvero non sappia di essere dentro un sistema (di potere) mediatico che prospera di queste cose ( e da queste cose trae anche i profitti economici che finanziano i film), cadendo dal pero come Naihir quando , lo cito,"senza senso "(?!?) un giornalista viziato gli domanda dei suoi esposti trascorsi familiari? Suvvia. Come il concepire #MeToo : non è che di...Soldi.
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comunque tanto per la cronaca, criticare il me too non è di destra
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Originariamente inviato da p t r l s Visualizza il messaggioEnfad anche tu appassionata di F1?
Da tifoso di Lewis Hamilton, una precisazione: Verstappen raccomandato mi stona un po’. In quell’ambiente quasi tutti hanno la famiglia ricca e Verstappen non è certo figlio di uno Schumacher, suo papà era un brocco ricordato più per l’incidente da doppiato con Montoya. Max ha cento volte il suo talento e sarebbe arrivato anche se non figlio di ma semplicemente di famiglia ricca. Su Piquet Jr. (che tra F1 e FE ha fatto solo danni, contando anche l’ipocrisia del crashgate) e Bruno Senna (dove è finito?) hai pienamente ragione.
Anche essere "soltanto ricchi" è un privilegio (come dimostra Stroll, che sta in F1 solo perché il babbo miliardario si è comprato la scuderia e l'ha fatto diventare primo pilota).
Che oltretutto fosse già inserito nell'ambiente, è un ulteriore vantaggio.
Concordiamo entrambi che abbia comunque dimostrato un talento all'altezza della fortuna che ha avuto, ma rimane il fatto che partiva appunto da una condizione privilegiata.
Per questo ho poi fatto anche l'esempio di Mainetti: mi risulta che la sua famiglia non si occupi di cinema, ma indubbiamente il fatto di essere dei milionari con le mani in pasta ovunque l'avrà avvantaggiato.
Poi, facendo un film valido come Jeeg Robot, ha dato prova del suo talento, e quindi va bene così. Ma non si può negare che, per il solo fatto di essere nato in quella famiglia, abbia avuto delle occasioni che le persone comuni non hanno.
E' questo il punto su cui mi sto scontrando con Naihir : non c'entra niente se la famiglia di Castellitto l'ha viziato o l'ha cresciuto tipo Tana delle Tigri, c'entra il fatto che solo per essere il figlio di Castellitto e della Mazzantini ha avuto delle possibilità che altri, altrettanto talentuosi ma non altrettanto ben ammanicati, non hanno avuto.
E quindi, alla luce del fatto che ha ottenuto ruoli da attore nei film del padre, che è stato preso per fare Totti (pur non assomigliandogli manco per sbaglio) in una serie Sky, che sia uno dei protagonisti nell'atteso film del succitato Mainetti, e che per la sua opera prima da regista (senza aver mai diretto neanche il filmino del battesimo di suo cugino) una produzione di prima fascia gli ha messo a disposizione un budget di 2 milioni, il fatto che dica "Non mi sono mai sentito privilegiato" e "Mi hanno sempre detto che le cose avrei dovuto conquistarmele" fa ridere e gli fa perdere credibilità.
E con questo la chiudo qui, che quel che dovevo dire l'ho detto (finendo anche per ripetermi, nonostante mi sembrasse di essere stata abbastanza chiara) e anzi l'ho durata pure troppo
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Enfad anche tu appassionata di F1?
Da tifoso di Lewis Hamilton, una precisazione: Verstappen raccomandato mi stona un po’. In quell’ambiente quasi tutti hanno la famiglia ricca e Verstappen non è certo figlio di uno Schumacher, suo papà era un brocco ricordato più per l’incidente da doppiato con Montoya. Max ha cento volte il suo talento e sarebbe arrivato anche se non figlio di ma semplicemente di famiglia ricca. Su Piquet Jr. (che tra F1 e FE ha fatto solo danni, contando anche l’ipocrisia del crashgate) e Bruno Senna (dove è finito?) hai pienamente ragione.
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Originariamente inviato da Naihir Visualizza il messaggio
a parte che non ha detto propiamente questo ma la frase è così "mi sono sentito amato, mai privilegiato, mi hanno sempre detto che le cose dovevo conquistarmele, che avrei avuto molti detrattori."
e non capisco perché dobbiamo mettere in dubbio il modo in cui i genitori avranno gestito la crescita e l'educazione di loro figlio. se è vero che hanno concentrato maggiormente la sua crescita verso l'amore e spronandolo a non dare nulla per scontato, perché dovremmo verderci del marcio in questo?
si preferiscono le famiglie che educano i figli con il pensiero "a papà non ti preoccupare del tuo futuro, che tanto ti lascio un impero"?
onestamente mi pare che lo state tacciando di un non problema. anche perché la questione l'ha sollevata l'intervistatore.
Il problema è che mentre l'intervista si concentrava sul suo atteggiamento nei confronti del movimento metoo, qui invece avete fatto commenti esclusivamente sul suo essere un privilegiato e figlio di papà. ed è una cosa che a parlarne, non porta realmente a nulla, perché credo che tra di noi, di "privilegiati" che possano dire la loro sull'argomento, non ce ne sono molti.
per gli standard artistici, un ragazzo di 28-29 anni alla regia è considerato ancora un esordiente e più che altro dovrebbe preoccuparci questo, non che Castellitto "ha rubato il lavoro a qualcun altro più talentuoso di lui".
poi sfugge che a fargli la domanda è stato l'intervistatore e chissà quante altre volte se lo sarà sentito dire. quindi ripeto, è libero di rispondere quel che vuole, anche dire una cazzata volendo.. perché la domanda stessa da rivolgere è una idiozia.
a me risalta più questo pezzo per dire: L’annosa questione dell’«essere figlio di»?
«E’ un problema che hanno sempre avuto gli altri, poi l’hanno fatto venire a me, un senso di oppressione per cui non sono visto come Pietro qualunque cosa faccia.
la cosa ironica in tutto questo è che, mentre stiamo facendo le pulci al come doveva parlare castellitto, nel frattempo un bimbetto di 6 anni solo per essere il figlio dei Ferragnez, fattura già più di tutti noi che scriviamo nel forum. io spero che diventi tipo un Joffrey Baratheon e faccia causa ai genitori, per aver sfruttato la sua immagine da minorenne per tutto sto tempo.
Tuttavia il discorso "è più difficile dire cose di destra in un ambiente di sinistra" mi pare l'ennesima generalizzazione (peraltro contraddittoria).
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Originariamente inviato da mr.fred Visualizza il messaggioAnche Niola dice la sua:
Mi spiace tuttavia il solito qualunquismo con cui si etichettano certe "mode", per cui una storia di vampiri diventa una roba "per emo" (ai tempi della Ryce si sarebbe detto per "goth", ai tempi di "Lost boys" non so come "darkettoni").
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Originariamente inviato da Naihir Visualizza il messaggio
a parte che non ha detto propiamente questo ma la frase è così "mi sono sentito amato, mai privilegiato, mi hanno sempre detto che le cose dovevo conquistarmele, che avrei avuto molti detrattori."
e non capisco perché dobbiamo mettere in dubbio il modo in cui i genitori avranno gestito la crescita e l'educazione di loro figlio. se è vero che hanno concentrato maggiormente la sua crescita verso l'amore e spronandolo a non dare nulla per scontato, perché dovremmo verderci del marcio in questo?
si preferiscono le famiglie che educano i figli con il pensiero "a papà non ti preoccupare del tuo futuro, che tanto ti lascio un impero"?
onestamente mi pare che lo state tacciando di un non problema. anche perché la questione l'ha sollevata l'intervistatore.
Il problema è che mentre l'intervista si concentrava sul suo atteggiamento nei confronti del movimento metoo, qui invece avete fatto commenti esclusivamente sul suo essere un privilegiato e figlio di papà. ed è una cosa che a parlarne, non porta realmente a nulla, perché credo che tra di noi, di "privilegiati" che possano dire la loro sull'argomento, non ce ne sono molti.
per gli standard artistici, un ragazzo di 28-29 anni alla regia è considerato ancora un esordiente e più che altro dovrebbe preoccuparci questo, non che Castellitto "ha rubato il lavoro a qualcun altro più talentuoso di lui".
poi sfugge che a fargli la domanda è stato l'intervistatore e chissà quante altre volte se lo sarà sentito dire. quindi ripeto, è libero di rispondere quel che vuole, anche dire una cazzata volendo.. perché la domanda stessa da rivolgere è una idiozia.
a me risalta più questo pezzo per dire: L’annosa questione dell’«essere figlio di»?
«E’ un problema che hanno sempre avuto gli altri, poi l’hanno fatto venire a me, un senso di oppressione per cui non sono visto come Pietro qualunque cosa faccia.
la cosa ironica in tutto questo è che, mentre stiamo facendo le pulci al come doveva parlare castellitto, nel frattempo un bimbetto di 6 anni solo per essere il figlio dei Ferragnez, fattura già più di tutti noi che scriviamo nel forum. io spero che diventi tipo un Joffrey Baratheon e faccia causa ai genitori, per aver sfruttato la sua immagine da minorenne per tutto sto tempo.
Dunque, sempre Tu, ritieni allora di avere lo stesso deficit di "autorevolezza" del parente od ex sfigato ( nel senso di non famoso , se non addirittura di nullafacente...) nel valutare l'attrice e persona Meghan Markle?
Di nuovo: se un camionista di Offanengo esprime le medesime perplessità di Pietro Castellitto su #MeToo, tu comunque darai retta all'attore perché sta "fuori dal coro" rispetto al suo ambiente privilegiato? Già il fatto che il camionista debba lavorare svariato tempo più dell'attore per rifondere in solido sue eventuali mancanze nei confronti delle donne, ove dovuto, non ti dice forse che l'artista è considerato a priori più (e)dotto dell'inclita autotrasportatore? Dunque com'è che guai a dio se frenano la parola a Castellitto se poi sei Tu a discriminare quell'altro che addirittura dice le vostre stesse cose??
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Originariamente inviato da Medeis Visualizza il messaggioA me è discretamente piaciuto, preso per quel che è, una sorta di cripto-western risorgimentale anti-piemontese e femminista. Il buon livello produttivo conferma la mano di Rovere, che oramai persegue una linea anche dietro la scrivania molto interessante. Alla fine il riferimento forse più prossimo è ...Li chiamavano briganti di Squitieri, anche se quello era già un po' vecchiotto e fuori tempo massimo stilisticamente al tempo della sua uscita, questo invece è in linea con il gusto cinematografico contemporaneo, dalla recitazione "fumettosa" a certi svolazzi tecnici.
Il trailer mi ha fatto pensare un po' a "Bandidas".
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Vatti a fidare dei critici italiani che parlano del cinema italiano.
Che la confezione fosse al livello di analoghe produzione internazionali si evinceva già dal trailer, per quello che vale.
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