Repo-men cult :musino:
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Cinema di Fantascienza
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Originariamente inviato da bluclaudino Visualizza il messaggioRepo-men cult :musino:
E' passato abbastanza in sordina, ma merita tantissimo.
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però Non lasciarmi è fantascienza per modo di dire ... l'idea distopica è utilizzata solo come una metafora dell'esistenza umana, non come l'argomento core che il film si propone di trattare
per spiegare meglio, in un film di fantascienza si parte da un'idea di fantasia e se ne sviluppano le conseguenze di vario tipo tra cui eventualmente possono ricadere tematiche esistenziali, mentre in Non lasciarmi si prende un tema esistenziale e lo si racconta usando la fantascienza come escamotage narrativoIn qualche strana maniera noi svalutiamo le cose appena le pronunciamo. Crediamo di esserci immersi nel più profondo dell'abisso, e invece quando torniamo alla superficie la goccia d'acqua sulle punte delle nostre dita pallide non somiglia più al mare donde veniamo. Crediamo di aver scoperto una caverna di meravigliosi tesori e quando risaliamo alla luce non abbiamo che pietre false e frammenti di vetro; e tuttavia nelle tenebre il tesoro seguita a brillare immutato. (Maeterlinck)
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SNOWPIERCER
Colmata la lacuna.
E' tutto molto interessante: il futuro distopico, la divisione in classi, il mondo sotto una morsa di gelo e il treno come uno luogo in cui la vita umana, ancorché durissima, è ancora possibile. Ottimi regia e cast, un po' meno gli effetti speciali del treno (ma il budget non è ai livelli delle grosse produzioni USA), belli alcuni momenti bizzarri (i vagoni delle classi agiate), splendida la parte finale con l'accesso alla locomotiva e il confronto con Ed Harris, la cui logica non è attaccabile più di tanto, in realtà, se non su un piano prettamente emotivo.
Il film è tratto da una graphic-novel francese, e sebbene la struttura narrativa risenta molto di un approccio da videogame oggi prevalente (i livelli successivi da superare, fino al "mostro" finale), questo approccio è giustificato dal fatto di svolgersi su un treno, del quale è necessario raggiungere la testa. Il treno e la sua forma impone al film questo tipo di linearità e di progressione narrativa. Il film è tutto un costante movimento in avanti, del treno nel mondo circostante, e dei protagonisti nel treno. La vera stasi, la calma, è solo nella locomotiva, una situazione di pace che anche il tormentato protagonista non può fare a meno di apprezzare, per un breve ed estatico momento.
Il bello del film è come semina indizi ed elementi che poi rivelano il proprio significato solo più in là nel racconto. I fiammiferi, la droga, l'utilità dei bambini, il coreano che sul ponte si affaccia a guardare non si sa bene cosa (poi lo spiegherà). Anche questo è tipico del puzzle-game, ma funziona. Tuttavia un punto fondamentale non è affatto chiaro, e rischia di far crollaro l'intero mirabile impianto di questo film.
Come funziona questo treno? Quale fonte di energia lo sostiene? Non si fa il minimo accenno a questo dato, fondamentale, visto che tutti ripetono in continuazione che se il treno dovesse fermarsi tutti i suoi passeggeri morirebbero. E' evidente quindi che il treno produce energia, per riscaldare i suoi abitanti, per sciogliere il ghiaccio in acqua, per produrre quella schifezza di cibo. Ma come? E' la sua stessa corsa a produrre energia? Ma come sostenere la corsa stessa? Ha inventato il moto perpetuo, 'sto tizio? Rendiamoci conto che questo treno gigantesco fa il giro del mondo, ininterrottamente, da 18 anni! Per un'impresa del genere servirebbe una quantità enorme di energia. Ecco, avrei preferito una spiegazione, per quanto inverosimile, o almeno un accenno a questo aspetto.
LA questione dei bambini è interessante. Infatti all'inizio, anzi quasi fino alla fine del film lo spettatore pensa che tutto lo spettacolo offerto dal film sia sostanzialmente gratuito. Cioè, se questi poveracci creano simili problemi e rischiano di mandare a monte la "missione", se la vita sul treno è una continua insurrezione e un continuo spargimento di sangue, tanto valeva non farli salire nemmeno a bordo e limitare l'uso di questa "arca" alle classi privilegiate. Tanto più che, è evidente, questa gente non è nemmeno utilizzata, per dire, come forza lavoro, ma costituisce solo un peso e un costo. E invece il film giustifica la loro presenza sul treno con la necessità di fornire periodicamente, agli ingranaggi della locomotiva, i bambini di cui vi è necessità per mandare avanti la baracca.
Non ho capito dove va a rinchiudersi il secondo bambino, quello che esce dalla nicchia per entrare non so dove, cmq questa nota bizzarra dell'uso dei bambini è un tocco crudele tipicamente coreano che giustifica tutto il film, dando conto della presenza di questa popolazione di straccioni sul treno.
E' un film stratificato e complesso, che all'interno di un meccanismo puramente d'azione (splendida la scena in cui il treno percorre quella lunga curca e gli antagonisti tentano di spararsi reciprocamente da una carrozza all'altra) imbastisce un dicorso antropologico e filosofico interessante.
Mi aspettavo una maggiore fantasia sul piano visivo-scenografico (i set interni del treno sono abbastanza piatti, sebbene le locomotive delle classi agiate colpiscano perché coloratissime e bizzarre).
Buon film, comunque, ma siamo lontani dal capolavoro. Ma rispetto a roba tipo "Prometheus" o delusioni come "Elysium", siamo su un altro livello.
Voto: 7
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Un piccolo reattore nucleare sarebbe sufficiente a spiegare il tutto, tieni conto che i sottomarini nucleari hanno abbastanza materiale nel reattore da poter viaggiare ininterrottamente per 10 anni...un treno consumerebbe molta meno energia!
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Originariamente inviato da axemanUn piccolo reattore nucleare sarebbe sufficiente a spiegare il tutto,
Ma allora dove sarebbe la necessità di un treno in perpetuo movimento e ad alta velocità? Un reattore nucleare potevano accenderselo ovunque, e campare tranquilli.
No, ci deve essere qualche spiegazione più sottile (e interessante) alla base del fatto.
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Originariamente inviato da spiderman2707 Visualizza il messaggioSicuro?
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Alcune sere fa mi sono sparato due film piuttosto simili, ovvero "Apollo 18" e "Europa Report", entrambi realizzati con lo stile del found footage.
Devo dire che mi sono piaciuti: hanno i loro difettini, ma mi hanno entrambi appassionato.
Carini, una visione la meritano entrambi :seseh:
Mi ha in special modo affascinato in Apollo 18 la sottotramaSpoiler! Mostradei cosmonauti russi sulla Luna e le possibili complicazioni anche militari e di spionaggio ai tempi della guerra fredda.Ex utente Matt80 dall'autunno 2007
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Originariamente inviato da axeman Visualizza il messaggioRispetto ad una portaerei nucleare? Sì, piuttosto sicuro xD"Per me".
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