annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Festival Venezia 2013

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Festival Venezia 2013

    Sono stati annunciati i film in concorso del prossimo ed imminente festival di Venezia, eccoli qui:


    [FONT=Arial]ALLOUACHE Merzak - The Rooftops[FONT=Arial] (Algeria/Francia)
    [FONT=Arial]AMELIO Gianni - L’intrepido[FONT=Arial] (Italia)
    [FONT=Arial]AVRANAS Alexandros - Miss Violence[FONT=Arial] (Grecia)
    [FONT=Arial]CURRAN John - Tracks[FONT=Arial] (Australia/Inghilterra)
    [FONT=Arial]DANTE Emma - Via Castellana Bandiera[FONT=Arial] (Italia)
    [FONT=Arial]DOLAN Xavier - Tom à la ferme[FONT=Arial] (Canada)
    [FONT=Arial]FRANCO James - Child of God[FONT=Arial] (Usa)
    [FONT=Arial]FREARS Stephen - Philomena[FONT=Arial] (Inghilterra)
    [FONT=Arial]GARREL Philippe - La jalousie[FONT=Arial] (Francia)
    [FONT=Arial]GILLIAM Terry - The Zero Theorem[FONT=Arial] (Inghilterra/Usa)
    [FONT=Arial]GITAI Amos - Ana Arabia[FONT=Arial] (Israele/Francia)
    [FONT=Arial]GLAZER Jonathan - Under the Skin[FONT=Arial] (Inghilterra/Usa)
    [FONT=Arial]GORDON GREEN David - Joe[FONT=Arial] (Usa)
    [FONT=Arial]GRöNING Philip - The Police Officer’s Wife[FONT=Arial] (Germania)
    [FONT=Arial]LANDESMAN Peter - Parkland[FONT=Arial] (Usa)
    [FONT=Arial]MIYAZAKI Hayao - The Wind Rises[FONT=Arial] (Giappone)
    [FONT=Arial]MORRIS Errol - The Unknown Known[FONT=Arial] (Usa) [d]
    [FONT=Arial]REICHARDT Kelly - Night Moves[FONT=Arial] (Usa)
    [FONT=Arial]ROSI Gianfranco - Sacro GRA[FONT=Arial] (Italia) [d]
    [FONT=Arial]TSAI Ming-liang - Stray Dogs[FONT=Arial] (Taiwan)


    e fuori concorso:

    [FONT=Arial]Shinki ARAMAKI - Space Pirate Captain Harlock[FONT=Arial] (Giappone)
    [FONT=Arial]Alfonso CUARÓN - Gravity[FONT=Arial] (Usa)
    [FONT=Arial]Salvo CUCCIA - Summer ‘82 When Zappa Came to Sicily[FONT=Arial] (Italia) [d]
    [FONT=Arial]Anna EBORN - Pine Ridge[FONT=Arial] (Danimarca) [d]
    [FONT=Arial]Alex GIBNEY - The Armstrong Lie[FONT=Arial] (Usa) [d]
    [FONT=Arial]Miguel GOMES - Redemption[FONT=Arial] (Portogallo) [c]
    [FONT=Arial]Kitty GREEN - Ukraine is not a brothel[FONT=Arial] [d]
    [FONT=Arial]Ki-duk KIM - Moebius[FONT=Arial] (Corea del nord)
    [FONT=Arial]Steven KNIGHT - Locke[FONT=Arial] (Inghilterra)
    [FONT=Arial]Sang-il LEE - Unforgiven[FONT=Arial] (Giappone)
    [FONT=Arial]Greg MCLEAN - Wolf Creek 2[FONT=Arial] (Australia)
    [FONT=Arial]Costanza QUATRIGLIO - Con il fiato sospeso[FONT=Arial] (Italia) [c]
    [FONT=Arial]Thierry RAGOBERT - Amazonia[FONT=Arial] (Francia/Brasile) [d]
    [FONT=Arial]Edgar REITZ - Home from home - Chronicle of a vision[FONT=Arial] (Germania)
    [FONT=Arial]Paul RUDISH, Aarom SPRINGER, Clay MORROW - O Sole Minnie (Gondola)[FONT=Arial] (Usa) [c]
    [FONT=Arial]Paul SCHRADER - The Canyons[FONT=Arial] (Usa)
    [FONT=Arial]Ettore SCOLA - Che strano chiamarsi Federico - Scola Racconta Fellini[FONT=Arial] (Italia) [d]
    [FONT=Arial]Mario SESTI, Teho TEARDO - La voce di Berlinguer[FONT=Arial] (Italia) [c]
    [FONT=Arial]Andrzej WAJDA, Ewa BRODZKA - Walesa. Man of hope[FONT=Arial] (Polonia)
    [FONT=Arial]Bing WANG - Feng Ai (’Tim madness do us part)[FONT=Arial] (Hong Konh/Cina/Francia/Giappone) [d]
    [FONT=Arial]Frederick WISEMAN - At Berkeley[FONT=Arial] (Usa) [d]


    a voi.
    https://www.amazon.it/dp/B08P3JTVJC/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&dchild=1&keywords=mau rizio+nichetti+libri&qid=1606644608&sr=8-1 Il mio saggio sul cinema di Maurizio Nichetti.

    "Un Cinema che non pretende, semplicemente è" cit. Roy.E.Disney

  • #2
    Stavo proprio visionando i film che ci saranno al TIFF di Toronto, vediamo un po' cosa offre Venezia!

    Commenta


    • #3
      Gran curiosità per il ritorno di Gilliam e Amelio

      Commenta


      • #4
        Originariamente inviato da Roy E. Disney Visualizza il messaggio
        Gran curiosità per il ritorno di Gilliam e Amelio
        Per Gilliam plot e cast (Waltz, Swinton, Damon) interessanti

        Commenta


        • #5
          L'unico film che m'interessa veramente è quello di Gilliam. Per il resto spero ovviamente che ci siano piacevoli sorprese.

          Commenta


          • #6
            Beh, così sulla carta, di grande appeal c'è anche Miyazaki. Poi a me incuriosiscono Amelio, Franco, Frears, la versione live action di Capitan Harlock (se ho capito bene!!!), Kim Ki-Duk, Schrader, Cuaron... staremo a vedere, insomma! La prima "letta" del programma di Venezia lascia sempre un po' interdetti, ma d'altronde i Festival dovrebbero essere fatti proprio per dare visibilità a film e autori che altrimenti non si filerebbe nessuno! Mi ero fatto l'illusione che ci sarebbe stata anche l'ultima fatica registica di Clooney, con un gran cast e una storia davvero intrigante.

            Commenta


            • #7
              aridateci marco muller, il confronto con cannes è un massacro

              Commenta


              • #8
                Originariamente inviato da ColonelBlimp Visualizza il messaggio
                Beh, così sulla carta, di grande appeal c'è anche Miyazaki. Poi a me incuriosiscono Amelio, Franco, Frears, la versione live action di Capitan Harlock (se ho capito bene!!!), Kim Ki-Duk, Schrader, Cuaron... staremo a vedere, insomma! La prima "letta" del programma di Venezia lascia sempre un po' interdetti, ma d'altronde i Festival dovrebbero essere fatti proprio per dare visibilità a film e autori che altrimenti non si filerebbe nessuno! Mi ero fatto l'illusione che ci sarebbe stata anche l'ultima fatica registica di Clooney, con un gran cast e una storia davvero intrigante.
                Non ci sono due giganti come l'anno scorso in cartellone, ma sinceramente mi pare interessante anche quest'anno (ovviamente non come lo scorso).
                La profonda mancanza di spiritualità di colui che non percepisce, ma giudica l’arte, il suo rifiuto e la sua mancanza di disponibilità a riflettere sul significato e sullo scopo della propria esistenza nel significato più alto del termine, assai sovente vengono mascherate con l’esclamazione primitiva fino alla volgarità: "Non mi piace!", "Non mi interessa!". Il bello è celato a coloro che non cercano la verità.

                Commenta


                • #9
                  Cannes è sempre stato più prestigioso, anche quando c'era Muller e poi comunque venendo cronologicamente per primo riesce a strappare più anteprime. Un grande escluso è Lars Von Trier, chissà se paga ancora le dichiarazioni contro Israele. La cosa che mi rattrista è il cinema italiano che da anni a Venezia non propone niente di buono, speriamo che Amelio tiri fuori una grande interpretazione da Albanese, per il resto Emma Dante all'esordio cinematografico mi sa tanto di Gipi asd
                  https://www.amazon.it/dp/B08P3JTVJC/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&dchild=1&keywords=mau rizio+nichetti+libri&qid=1606644608&sr=8-1 Il mio saggio sul cinema di Maurizio Nichetti.

                  "Un Cinema che non pretende, semplicemente è" cit. Roy.E.Disney

                  Commenta


                  • #10
                    Originariamente inviato da Gidan 89 Visualizza il messaggio
                    Un grande escluso è Lars Von Trier
                    Credevi forse che avrebbero presentato in anteprima un porno di 7 ore..? asd

                    --- Aggiornamento ---

                    Porno filosofico, pardon.
                    La profonda mancanza di spiritualità di colui che non percepisce, ma giudica l’arte, il suo rifiuto e la sua mancanza di disponibilità a riflettere sul significato e sullo scopo della propria esistenza nel significato più alto del termine, assai sovente vengono mascherate con l’esclamazione primitiva fino alla volgarità: "Non mi piace!", "Non mi interessa!". Il bello è celato a coloro che non cercano la verità.

                    Commenta


                    • #11
                      Originariamente inviato da Dwight Visualizza il messaggio
                      Credevi forse che avrebbero presentato in anteprima un porno di 7 ore..? asd

                      --- Aggiornamento ---

                      Porno filosofico, pardon.
                      sai quanta attenzione mediatica avrebbero ricevuto (sia il festival che Von Trier), ma può anche essere che sia stato il regista danese a non voler presenziare e non il contrario.
                      https://www.amazon.it/dp/B08P3JTVJC/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&dchild=1&keywords=mau rizio+nichetti+libri&qid=1606644608&sr=8-1 Il mio saggio sul cinema di Maurizio Nichetti.

                      "Un Cinema che non pretende, semplicemente è" cit. Roy.E.Disney

                      Commenta


                      • #12
                        a quanto pare The Canyons di Schrader è una cacata colossale, peccato
                        Luminous beings are we, not this crude matter.

                        Commenta


                        • #13
                          Io sono arrivato Mercoledì sera, con un giorno di ritardo, e ho dovuto fare una corsa per mettermi al passo con la programmazione, ma adesso posso approfittare del pomeriggio libero per una veloce ricapitolazione dei primi due giorni.


                          Andiamo a cominciare...


                          Mercoledì sera ho fatto giusto in tempo a mollare i bagagli in albergo, recuperare il tesserino dell'accredito, e via con la prima proiezione: lo spagnolo TRES BODAS DE MAS di Javier Ruiz Caldera, sezione Giornate degli Autori. Film scelto assolutamente alla cieca, ma mi è andata bene: una commedia molto divertente sulle disavventure amorose di una giovane ricercatrice (il cui principale oggetto di studio sono le aragoste!), piena di gag spassose, volgarità assortite quasi sempre esilaranti e un cast felicemente sopra le righe. Poi ho voluto punirmi col solito Sion Sono, regista giapponese abbastanza fuori di testa (alto tasso di violenza, comicità grottesca e spesso disturbante, ossessioni autoriali) del quale Venezia ospita un film quasi ogni anno.
                          Quindi, dopo COLD FISH e HIMIZU nelle passate edizioni, mi sono sorbito anche questo WHY DON'T YOU PLAY IN HELL (sezione Orizzonti), che vira nei toni della commedia, quando non della farsa, gli ormai abituali deliri grandguignoleschi del regista. Per un po' il gioco regge e la regia azzecca qualche riuscito squarcio visionario, ma due ore sono francamente troppe, e l'impressione finale (nonostante uno showdown divertente e di discreta fattura) è quella di una barzelletta tirata per le lunghe. E anche i continui riferimenti metatestuali (un boss della Yakuza, che vuole girare un film con sua figlia protagonista, si incontra con un gruppo di ragazzi fanatici di Cinema, che cercano da anni l'occasione di girare il loro capolavoro) alla lunga finiscono per risultare irritanti.


                          Giovedì ho cominciato col primo film in concorso, TRACKS di John Curran, protagonista la Mia Wasikowska ex Alice di Burton. E' la storia vera di una ragazza che negli anni Settanta volle tentare l'impresa folle di percorrere a piedi il deserto australiano da Alice (!) Springs all'Oceano Indiano, in compagnia del suo cane e col supporto "logistico" di 4 cammelli.
                          Un'infanzia travagliata, il desiderio di silenzio e solitudine ("le parole sono sopravvalutate" viene detto a un certo punto), la prospettiva di un sfida impossibile sono le sue motivazioni. Un film piacevole, forse un po' prevedibile drammaturgicamente e registicamente.
                          Poi è stata la volta di GRAVITY, l'atteso film di Cuaron che ha aperto, fuori concorso, il festival. Un'ora e mezza di racconto semplice e lineare, magistralmente diretto coi consueti, meravigliosi piani sequenza del regista, coadiuvati da effetti speciali che fanno "corpo unico" con la messa in scena. La macchina da presa danza senza posa intorno ai protagonisti in un action in salsa spaziale di notevole e incessante tensione.


                          Nel pomeriggio, Leone alla Carriera a William Friedkin con proiezione del poco conosciuto SORCERER (Il salario della paura) del 1977, remake di VITE VENDUTE di Clouzot e film prediletto da Friedkin fra i suoi. Un'opera appassionante, limpida e complessa al tempo stesso, una meditazione sul Fato che, beffardo e incurante, gioca con le vite di quattro personaggi maledetti. Bellissime le facce "un po' così" e tanto vere degli attori protagonisti (tipiche di quel decennio magico del cinema americano che sono stati gli anni Settanta), e da antologia la sequenza sul ponte.
                          In serata, infine, un altro film in concorso, VIA CASTELLANA BANDIERA, opera prima dell'attrice e regista teatrale Emma Dante.
                          In un rione povero quanto pittoresco di Palermo due donne in macchina si ritrovano muso contro muso in una via troppo stretta perché si possa passare, a meno che una delle due non ceda il passo. Ma la caparbietà delle due non permette di risolvere la faccenda prima dell'alba del giorno dopo, coinvolgendo tutto il quartiere nella loro assurda faida.
                          Un film interessante e abbastanza divertente, con qualche caduta nel facile bozzetto così come nel lacrimevole. E poi non sopporto Alba Rohrwacher!!
                          A domani per le giornate di Venerdì e Sabato.

                          --- Aggiornamento ---

                          Venerdì mattina è stata la volta del terzo film in concorso (ho volutamente saltato le tre ore del tedesco THE POLICE OFFICER'S WIFE): JOE di David Gordon Green. Solito spaccato della provincia americana, brutale, violenta, animata da personaggi che definire borderline è un eufemismo. Protagonista Nicholas Cage, lupo solitario dal cuore d'oro, con una particolare insofferenza per la polizia e la tendenza a farsi giustizia da solo. Nel corso della storia si affeziona a un ragazzino (già visto in TREE OF LIFE) per il quale Telefono Azzurro non avrebbe abbastanza operatori. Una storia sufficientemente intrigante con il più classico senso di tragedia incombente. Cage ironizza sulla sua "cagnaggine" d'attore, ma nessuno può negargli un grande carisma, la cui origine - come per Sansone - è da ricercare probabilmente nel parrucchino.
                          A seguire (finalmente!) il primo film di un categoria che a Venezia - e in generale in qualsiasi festival, immagino - non può mancare: la classica "Ma perché?!". Parlo dell'annunciato film scandalo di Paul Schrader THE CANYONS, su sceneggiatura di Bret Easton Ellis, presentato fuori concorso. Realizzato in parte col contributo di una "colletta" su internet (e si vede), si tratta di uno sconclusionato dramma soft-core (si vedono giusto un paio di piselli - a riposo - e qualche tetta) con risibili venature thrilling. Lascia davvero stupefatti che uno scrittore un tempo brillante come Ellis sia l'autore di uno script di questo (sub)livello, che la regia sciatta di Schrader e - soprattutto - l'interpretazione del cast al completo porta a un livello di trash sublime! Basti dire che in confronto ai suoi colleghi (tra i quali il divo del porno James Deen), Lindsay Lohan sembra Anna Magnani. Ripetute e sgangherate risate in Sala.
                          In serata altri due film: in concorso NIGHT MOVES di Kelly Reichardt e, per la sezione Giornata degli Autori, KILL YOUR DARLINGS di John Krokidas.
                          Il primo è la storia - assolutamente priva del benché minimo interesse - delle gesta di tre ambientalisti (Dakota Fanning, Jesse Eisenberg e Peter Sasgaard) dei quali non sappiamo praticamente nulla e che decidono, in nome della causa ecologista, di far saltare una diga. Ovvie drammatiche conseguenze per un film abbastanza inutile. Assai meglio il secondo, che racconta del primo anno universitario del futuro poeta Beat Allen Ginsberg (un Daniel Radcliffe la cui carriera ha i giorni contati), dei suoi primi contatti con Burroughs e Kerouac e del suo amore tormentato per il carismatico compagno di corso Lucien Carr. Ottimo cast di contorno per una pellicola ben fatta e godibile.

                          Commenta


                          • #14
                            Beato te che sei lì a goderti il Festival! Riguardo Kill your darlings ​ho letto ottimi pareri sull'interpretazione di Daniel Radcliffe ... ha fatto veramente così pena?
                            https://www.amazon.it/dp/B08P3JTVJC/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&dchild=1&keywords=mau rizio+nichetti+libri&qid=1606644608&sr=8-1 Il mio saggio sul cinema di Maurizio Nichetti.

                            "Un Cinema che non pretende, semplicemente è" cit. Roy.E.Disney

                            Commenta


                            • #15
                              Ma no, povero, lui si impegna anche, è bravino.

                              E' che "fisicamente" (in senso lato) è davvero insignificante: una scimmietta di un metro e venti (pure peloso, come si scopre in una coraggiosa scena di sesso gay molto esplicita) che necessiterebbe di un talento ben superiore per compensare e riuscire a "bucare lo schermo". Nel film praticamente TUTTI i comprimari gli mangiano in testa, per presenza scenica.

                              Commenta

                              In esecuzione...
                              X