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Il Cavaliere Oscuro - il Ritorno

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  • La sceneggiatura non tanto,tanti personaggi ma le caratterizzazioni sono ottime,nel montaggio si,perchè ho avuto la chiara impressione che ci siano tagli qui e là,ogni tanto si sente la mancanza di qualche scena di collegamento,il copione originale era 400 pagine ridotte a 126 e qualcosa meno,quindi presumo che uno come lui,di certo avrà lavorato molto anche a scene di contorno,vista la mole di pagine anche,forse la produzione ha imposto determinati tagli vista anche la durata.Nolan ha la mania di non fare uscire mai in dvd i suoi film contenenti i tagli,ma mai come nei suoi precedenti lavori,ho avuto l'impressione che ci fossero piccole scene di rilievo sui personaggi secondari,di collegamento tra alcune scene,come in quest'ultimo lavoro,ed è a mio avviso il problema che ho riscontrato più importante durante la visione.Peccato che non dia la possibilità di vederne anche una visione diversa,in questo caso,sempre personalmente credo sarebbe la ciliegina sulla torta.

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    • Originariamente inviato da SE7EN Visualizza il messaggio
      La scena dello stadio doveva conservare il piano sequenza di Ward che corre, altro che inquadrature dall'alto.
      L' ha tagliata ? probabile abbia letto i commenti su lui che non poteva accorgersi che dietro gli saltava tutto in aria. XD

      Well, first you will have to download it. After the jump you can download the screenplay of Christopher Nolan's The Dark Knight Rises, thanks to Twitter user @antovolk!
      in?in memore et similia

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      • Il piano sequenza dello stadio è stato semplicemente spezzato da altri inserti. Il risultato li è ottimo. Sulla sensazione che a volte ci siano delle scene sconnesse tra loro e con dei passaggi troppo bruschi non v'è dubbio: penso a quando Bruce lascia casa e Miranda sul tappeto e se ne va a farsi spezzare oppure quando viene scorrazzato da Blake e finisce a casa di Selina. Proprio in questo momento hanno tagliato la scena di raccordo dove Blake gli da dei dollari perchè Bruce non ne ha proprio più...
        La profonda mancanza di spiritualità di colui che non percepisce, ma giudica l’arte, il suo rifiuto e la sua mancanza di disponibilità a riflettere sul significato e sullo scopo della propria esistenza nel significato più alto del termine, assai sovente vengono mascherate con l’esclamazione primitiva fino alla volgarità: "Non mi piace!", "Non mi interessa!". Il bello è celato a coloro che non cercano la verità.

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        • Anche quando se la fila col bat dalla polizia, poi è in cima al palazzo ad aiutare Selina contro i mercenari.

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          • Riporto anche qua l'analisi sintetica del film. Magari viene fuori qualche spunto di riflessione fresco.

            Otto anni dopo aver immortalato la spiazzante intercessione di Batman per salvare il destino di Gotham la visione del regista inglese C. Nolan si conclude fastosamente nel più monumentale e coraggioso film sull’uomo pipistrello mai realizzato. Stilisticamente e visivamente magnifico, Il cavaliere oscuro - Il ritorno è una favola moderna cupa e violenta sulla paura, la fede, il potere, il dolore e la rinascita, ma è anche uno show pirotecnico nel quale l’Occidente può identificarvisi nello spettro del terrorismo e della crisi sociale ed economica. L’intreccio macchinoso e la portata del piano devastatore del violento mercenario mascherato Bane (interpretato da un furioso Tom Hardy) contano meno della radiografia psicologica operata sulla persona del miliardario Bruce Wayne, mai tanto vicina a quella dell’eccentrico e recluso Howard Hughes, nella personificazione più intensa e conflittuale del Batman di Bale, punta di diamante di un cast corale dove spiccano tra gli altri l’affranto maggiordomo Alfred, il giovane poliziotto (orfano e idealista) Blake e l’enigmatica “gatta” ladra Selina (alias Catwoman). Girato per metà nella potenza espressiva delle cineprese IMAX, intenso nello spirito e sconnesso nel respiro, è un dramma apocalittico di wagneriana ambizione, il raro caso di un film epico (metropolitano) old-fashioned di artigianale fattura che nel complesso della sua durata-fiume sceglie di ridimensionare drasticamente la presenza degli ingredienti basilari del genere supereroistico al punto di esaminare l’eroe stesso semplicemente come un simbolo, un’idea, una leggenda scolpita nel bronzo e nella memoria piuttosto che come un canonico personaggio d’azione: un film "supereroistico" senza il supereroe. Citazioni letterarie da Racconto di due città di Dickens.
            La profonda mancanza di spiritualità di colui che non percepisce, ma giudica l’arte, il suo rifiuto e la sua mancanza di disponibilità a riflettere sul significato e sullo scopo della propria esistenza nel significato più alto del termine, assai sovente vengono mascherate con l’esclamazione primitiva fino alla volgarità: "Non mi piace!", "Non mi interessa!". Il bello è celato a coloro che non cercano la verità.

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            • Ma Blake è il figlio di una delle vittime di Dent ?
              in?in memore et similia

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              • Originariamente inviato da Dwight Visualizza il messaggio
                Otto anni dopo aver immortalato la spiazzante intercessione di Batman per salvare il destino di Gotham la visione del regista inglese C. Nolan si conclude fastosamente nel più monumentale e coraggioso film sull’uomo pipistrello mai realizzato. Stilisticamente e visivamente magnifico, Il cavaliere oscuro - Il ritorno è una favola moderna cupa e violenta sulla paura, la fede, il potere, il dolore e la rinascita, ma è anche uno show pirotecnico nel quale l’Occidente può identificarvisi nello spettro del terrorismo e della crisi sociale ed economica. L’intreccio macchinoso e la portata del piano devastatore del violento mercenario mascherato Bane (interpretato da un furioso Tom Hardy) contano meno della radiografia psicologica operata sulla persona del miliardario Bruce Wayne, mai tanto vicina a quella dell’eccentrico e recluso Howard Hughes, nella personificazione più intensa e conflittuale del Batman di Bale, punta di diamante di un cast corale dove spiccano tra gli altri l’affranto maggiordomo Alfred, il giovane poliziotto (orfano e idealista) Blake e l’enigmatica “gatta” ladra Selina (alias Catwoman). Girato per metà nella potenza espressiva delle cineprese IMAX, intenso nello spirito e sconnesso nel respiro, è un dramma apocalittico di wagneriana ambizione, il raro caso di un film epico (metropolitano) old-fashioned di artigianale fattura che nel complesso della sua durata-fiume sceglie di ridimensionare drasticamente la presenza degli ingredienti basilari del genere supereroistico al punto di esaminare l’eroe stesso semplicemente come un simbolo, un’idea, una leggenda scolpita nel bronzo e nella memoria piuttosto che come un canonico personaggio d’azione: un film "supereroistico" senza il supereroe. Citazioni letterarie da Racconto di due città di Dickens.
                Totalmente d'accordo con questa analisi
                Si può essere tutto ciò che si vuole, basta trasformarsi in tutto quello che si pensa di potere diventare (Freddie Mercury)

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                • Originariamente inviato da badge Visualizza il messaggio
                  Ma Blake è il figlio di una delle vittime di Dent ?
                  No... la madre muore in un incidente quando è piccolissimo e il padre qualche anno dopo assassinato per un debito di gioco...
                  La profonda mancanza di spiritualità di colui che non percepisce, ma giudica l’arte, il suo rifiuto e la sua mancanza di disponibilità a riflettere sul significato e sullo scopo della propria esistenza nel significato più alto del termine, assai sovente vengono mascherate con l’esclamazione primitiva fino alla volgarità: "Non mi piace!", "Non mi interessa!". Il bello è celato a coloro che non cercano la verità.

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                  • Quindi Nolan di chi parlava ?
                    in?in memore et similia

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                    • Originariamente inviato da badge Visualizza il messaggio
                      Quindi Nolan di chi parlava ?
                      Di una sceneggiatura preliminare?
                      "Compatisco quelle povere ombre confinate in quella prigione euclidea che è la sanità mentale." - Grant Morrison
                      "People assume that time is a strict progression of cause to effect, but *actually* from a non-linear, non-subjective viewpoint - it's more like a big ball of wibbly wobbly... time-y wimey... stuff." - The Doctor

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                      • Comunque, a parte lo spettacolo magniloquente che è, non si può negare che TDKR abbia una serie di "escamotage" narrativi/buchi di sceneggiatura che sanno di voragine. Li elenco:

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                        La profonda mancanza di spiritualità di colui che non percepisce, ma giudica l’arte, il suo rifiuto e la sua mancanza di disponibilità a riflettere sul significato e sullo scopo della propria esistenza nel significato più alto del termine, assai sovente vengono mascherate con l’esclamazione primitiva fino alla volgarità: "Non mi piace!", "Non mi interessa!". Il bello è celato a coloro che non cercano la verità.

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                        • Rispondo alla lista di Dwight, anche se molti punti fammelo dire sono un pochetto cercare per forza l'errore, suvvia un po' di elasticità mentale

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                          Si può essere tutto ciò che si vuole, basta trasformarsi in tutto quello che si pensa di potere diventare (Freddie Mercury)

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                          • Originariamente inviato da T-101 Visualizza il messaggio
                            Rispondo alla lista di Dwight, anche se molti punti fammelo dire sono un pochetto cercare per forza l'errore, suvvia un po' di elasticità mentale

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                            Mi sembra naturale, dopo tutte le lodi che ho sinceramente esternato mi sembrava giusto porre l'accento su altri problemi. Se ho scritto quello che ho scritto stamattina è perchè metto queste "facilonerie" in secondo piano rispetto al resto. Risposte pacate, comunque, alcune condivisibili altre inevitabilmente tirate per i capelli che non mi convincono a pieno.

                            Invece sarebbe stato utile vedere Wayne vagabondare per tornare a Gotham. Oltre che suggestivo per le ipotetiche location.
                            La profonda mancanza di spiritualità di colui che non percepisce, ma giudica l’arte, il suo rifiuto e la sua mancanza di disponibilità a riflettere sul significato e sullo scopo della propria esistenza nel significato più alto del termine, assai sovente vengono mascherate con l’esclamazione primitiva fino alla volgarità: "Non mi piace!", "Non mi interessa!". Il bello è celato a coloro che non cercano la verità.

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                            • Originariamente inviato da Dwight Visualizza il messaggio
                              Mi sembra naturale, dopo tutte le lodi che ho sinceramente esternato mi sembrava giusto porre l'accento su altri problemi.
                              E non dico che non si debba fare, solo che alcune soluzioni sono abbastanza lampanti, non bisogna pensarci molto.
                              Come ha fatto Wayne a tornare a Gotham? E' tornato, senza star lì a farsi troppe domande, con tutti i mezzi di trasporto che esistono non è poi così difficile.

                              Secondo me le banalità del film sono il discorso scritto di Gordon che dice la verità su Dent e Selina che non ho ancora ben capito il perché del costume e da dove salta fuori.
                              Si può essere tutto ciò che si vuole, basta trasformarsi in tutto quello che si pensa di potere diventare (Freddie Mercury)

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                              • Originariamente inviato da Dwight Visualizza il messaggio
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                                Semplice : come fai anche solo a pensarlo ?
                                L' altra risposta è : tante ?

                                Originariamente inviato da Dwight Visualizza il messaggio
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                                Boh. Non prende parte alla storia. Perché non si è mostrato in Begins allora ? ;D
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