Diciamo che da un punto di vista di "aderenza" al personaggio questo film riesce forse più di tutti a condensare nella figura di Batman (non di Bruce Wayne, su cui viene fatto un lavoro diverso) quasi tutte quelle caratteristiche che si potrebbero valutare come "definitive" del personaggio e delle sue storie.
Innanzitutto dal minutaggio elevatissimo che gli viene dedicato, cosa abbastanza inedita a livello cinematografico, visto che negli altri film di solito si cercava un equilibrio maggiore tra Bruce Wayne/Batman o si andava nella direzione opposta (vedi TDKR). E poi diversi elementi, come i pestaggi spinti, l'intelligenza (rata alada a parte, questo Batman è sempre abbastanza sul pezzo), i dialoghi interiori (magari un po' goffi nel film, ma sono una costante dei fumetti), il discorso sulla paura, la regola del "non uccidere", la determinazione, una certa vena moralista (giustamente messa in discussione), la capacità di interagire con Gotham e la sua popolazione (di solito nei film Batman è solitario e misterioso, qua invece interagisce con tutti, a suo modo, ma con tutti) e pure un certo lato più soft (è un Batman che si scusa quando prende una cantonata, che tiene la mano di una ragazzina che ha tirato fuori dalle macerie etc etc).
Bella l'idea di renderlo un po' più fallibile ma in realtà è un Batman molto più definitivo (termine che andrebbe sempre preso con le pinze) di quanto regista e attore volessero farci credere con interviste e dichiarazioni varie (da qui forse anche la delusione di chi si aspettava qualcosa di più estremo e disallineato).
Innanzitutto dal minutaggio elevatissimo che gli viene dedicato, cosa abbastanza inedita a livello cinematografico, visto che negli altri film di solito si cercava un equilibrio maggiore tra Bruce Wayne/Batman o si andava nella direzione opposta (vedi TDKR). E poi diversi elementi, come i pestaggi spinti, l'intelligenza (rata alada a parte, questo Batman è sempre abbastanza sul pezzo), i dialoghi interiori (magari un po' goffi nel film, ma sono una costante dei fumetti), il discorso sulla paura, la regola del "non uccidere", la determinazione, una certa vena moralista (giustamente messa in discussione), la capacità di interagire con Gotham e la sua popolazione (di solito nei film Batman è solitario e misterioso, qua invece interagisce con tutti, a suo modo, ma con tutti) e pure un certo lato più soft (è un Batman che si scusa quando prende una cantonata, che tiene la mano di una ragazzina che ha tirato fuori dalle macerie etc etc).
Bella l'idea di renderlo un po' più fallibile ma in realtà è un Batman molto più definitivo (termine che andrebbe sempre preso con le pinze) di quanto regista e attore volessero farci credere con interviste e dichiarazioni varie (da qui forse anche la delusione di chi si aspettava qualcosa di più estremo e disallineato).
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