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Star Wars - nuovo film (Taika Waititi)

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  • Naihir
    ha risposto
    Originariamente inviato da Det. Bullock Visualizza il messaggio
    Le lame di pietra tagliano e fanno male, eh. Fattelo dire da uno che vive in un posto dove trovi ossidiana in giro per terra.
    Sì ok ma Luke poteva farli volare facendoli rotolare per la foresta e Ciube con una manata poteva staccarli per dopo pelo.

    A me ha sempre fatto ridere la scena di loro legati come salami sui tronchi che vengono trasportati e devono chiedere aiuto al droide per farsi liberare. Abbastanza ridicolo

    Per il resto posso pure chiudere un occhio e lasciare che la poesia del popolo rude che vince sull'invasore tecnologico mi catturi, ma quella scena da legati è parecchio imbarazzante.

    L'ho sempre giustificata nella mia testa come se Luke li volesse lasciar fare per non ucciderli, pensando che in cuor suo sarebbero potuti risultare utili per trovare Leia.

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  • Yalun
    ha risposto
    Per quanto mi riguarda SW è puccioso, per mia memoria da infante, fin dalla sequenza dedicata a R2 e ai Java. Da bambino li vedevo come esseri carini, sicuramente non stavo a farmi menate da sciacallaggi di rottami o sole in vendita come drodi difettosi.

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  • Admiral Ackbar
    ha risposto
    Originariamente inviato da Det. Bullock Visualizza il messaggio
    Allora perché gli Ewok sono brutti e cattivi ma R2-D2 no?

    Tra l'altro alla fine quello di cui fanno sempre i pupazzi è Boba Fett che puccioso certo non è ma non vedo nessuno smerdarlo in quella maniera.

    Sul serio, Star Wars è anche gli Ewok e nessuna pirlata di fan che urlano "wahhh, non voglio la roba pucciosa, SONO GRANDE!11!!!!1" cambierà questa realtà.
    Sono d'accordo e infatti non mi lamento per la roba pucciosa: ad esempio con i Porg non ho alcun problema E mi stupisco quando la gente se ne lamenta visto che il loro impatto sulla trama è nullo e giovano solo al world-building (e a vendere, ovviamente)
    Le lamentele sugli Ewoks invece le comprendo maggiormente visto che quella parte di ROTJ è sicuramente la meno appassionante, le trame parallele (la battaglia spaziale e soprattutto il confronto nella Sala del Trono) piacciono di più e in effetti è un po' anticlimatico vedere degli esserini che nella battaglia finale fanno il culo all'esercito imperiale. Il fatto che siano pucciosi al massimo è un'aggravante, anche se sono sicuro sia il problema principale per molti.
    Poi vabbé a me il film piace e di certo non mi cavo gli occhi per gli Ewoks

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  • Det. Bullock
    ha risposto
    Originariamente inviato da Admiral Ackbar Visualizza il messaggio
    Nel libro di Chris Taylor ("Come Star Wars ha conquistato l'universo", che consiglio nuovamente) viene ipotizzato (o addirittura la cosa è presentata come un fatto con tanto di dichiarazioni dell'epoca, non ricordo) che Lucas volesse creare dei personaggi carini che sarebbero piaciuti alla figlia, che in quel momento aveva due-tre anni. Leggendo il post di Cosmo sul riferimento scelto per ROTJ, non è assurdo pensare che in quel periodo il buon George si fosse intenerito con la paternità.
    Ma in ogni caso il marketing è sempre stato fondamentale per la Saga, nel libro che ho citato prima viene spiegato come il primo film fosse stato promosso prima dell'uscita durante le convention sci-fi dell'epoca, cosa inusuale, e anche il tipo di merchandising che accompagnò l'uscita del film era un qualcosa di mai visto o quasi. Episodio V è stato prodotto anche grazie agli introiti portati dai pupazzetti, senza quei guadagni magari non avremmo mai visto un sequel

    Allora perché gli Ewok sono brutti e cattivi ma R2-D2 no?

    Tra l'altro alla fine quello di cui fanno sempre i pupazzi è Boba Fett che puccioso certo non è ma non vedo nessuno smerdarlo in quella maniera.

    Sul serio, Star Wars è anche gli Ewok e nessuna pirlata di fan che urlano "wahhh, non voglio la roba pucciosa, SONO GRANDE!11!!!!1" cambierà questa realtà.


    Originariamente inviato da Naihir Visualizza il messaggio

    Beh insomma... Yoda non è che fosse così lontano dalla concezione di pupazzo.

    Ma concordo che l'aspetto "marketing" abbia trovato il suo vero boom con Ep6. Il quale si "salva" perché ha scene potenti con Luke/Vader/Palpatine.

    Non scordiamoci comunque che in principio gli ewok dovevano essere i wookie, quindi avremmo visto un pianeta con la specie di Ciube, poi si è optato per i peluche...

    Io ancora mi domando come sia possibile che un gruppo di peluche riesca a legare Luke, Han e Ciube trasportandoli fino al loro villaggio.. ma soprattutto cosa volevano fare? Mangiarli? LOL
    Le lame di pietra tagliano e fanno male, eh. Fattelo dire da uno che vive in un posto dove trovi ossidiana in giro per terra.
    Ultima modifica di Det. Bullock; 14 maggio 20, 17:46.

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  • Admiral Ackbar
    ha risposto
    Originariamente inviato da Det. Bullock Visualizza il messaggio
    Mai capito perché attribuire gli Ewok al marketing.
    Sul serio figlioli, la roba pucciosa è nel DNA di Star Wars dai tempi di R2-D2 e quel suo occhione da cucciolo.
    Nel libro di Chris Taylor ("Come Star Wars ha conquistato l'universo", che consiglio nuovamente) viene ipotizzato (o addirittura la cosa è presentata come un fatto con tanto di dichiarazioni dell'epoca, non ricordo) che Lucas volesse creare dei personaggi carini che sarebbero piaciuti alla figlia, che in quel momento aveva due-tre anni. Leggendo il post di Cosmo sul riferimento scelto per ROTJ, non è assurdo pensare che in quel periodo il buon George si fosse intenerito con la paternità.
    Ma in ogni caso il marketing è sempre stato fondamentale per la Saga, nel libro che ho citato prima viene spiegato come il primo film fosse stato promosso prima dell'uscita durante le convention sci-fi dell'epoca, cosa inusuale, e anche il tipo di merchandising che accompagnò l'uscita del film era un qualcosa di mai visto o quasi. Episodio V è stato prodotto anche grazie agli introiti portati dai pupazzetti, senza quei guadagni magari non avremmo mai visto un sequel

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  • Naihir
    ha risposto
    Originariamente inviato da Cosmo Visualizza il messaggio
    Ai tempi del primo Star Wars sull'argomento marketing-pupazzi si era ancora alla preistoria e non c'era praticamente consapevolezza sulla sua portata. In TESB di elementi specificamente destinati ai bambini praticamente non ce ne sono.

    ROTJ è il primo film della serie dove il lato più infantile e mirato alla vendita di pupazzi prende il sopravvento, tanto da costruirci un film attorno, cosa che tra l'altro allontanerà dal progetto lo storico Gary Kurtz e farà declinare a Kershner l'offerta di dirigere anche quell'episodio.

    Phil Tippett racconta di alcune discussioni informali nelle pause caffè fra Lucas e Marquand, in cui il regista chiedeva chiarimenti sulla direzione da far prendere al film, e Lucas rispondeva facendo riferimento a Benji (alias Beniamino), zuccheroso film anni '70 per famiglie, con protagonista un cagnolino eroe che salva i bambini da una banda di rapitori. In sostanza, gli Ewoks erano i cagnolini eroici di Star Wars, e mezzo film era incentrato sui di loro.
    ANH aveva come riferimento primario La Fortezza Nascosta di Kurosawa, per dire.

    Ma va bene, Lucas si accingeva a chiudere con Star Wars e aveva la necessità di tenere in piedi le sue aziende, quindi è del tutto comprensibile, ma è difficile non accorgersi della netta differenza d'impostazione fra i primi due capitoli di Star Wars e il terzo.
    Beh insomma... Yoda non è che fosse così lontano dalla concezione di pupazzo.

    Ma concordo che l'aspetto "marketing" abbia trovato il suo vero boom con Ep6. Il quale si "salva" perché ha scene potenti con Luke/Vader/Palpatine.

    Non scordiamoci comunque che in principio gli ewok dovevano essere i wookie, quindi avremmo visto un pianeta con la specie di Ciube, poi si è optato per i peluche...

    Io ancora mi domando come sia possibile che un gruppo di peluche riesca a legare Luke, Han e Ciube trasportandoli fino al loro villaggio.. ma soprattutto cosa volevano fare? Mangiarli? LOL

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  • Sensei
    ha risposto
    Il primo film di Star Wars era frutto comunque della caparbietà di un uomo e della sua visione, anche se ha contribuito a distruggere la New Hollywood con il suo successo e e sue conseguenze, era una pellicola comunque dove il regista Lucas vi aveva immesso tutto sè stesso e la sua idea di cinema, con un contributo finanziario personale.

    L'Impero Colpisce Ancora Lucas si riserva il ruolo di produttore, quello che forse ha sempre voluto essere e per quanto alcune cose restino ancorate al decennio precedente come la cupezza generale di Episodio V, il fatto di dare più importanza alla produzione che alla regia, lo pone già nella fase del primato degli studios e da notare che forse è il primo film della storia del cinema a finire con un cliffangher (largamente criticato all'epoca) e che necessitava di una pellicola successiva per portare a termine le linee narrative lasciate aperte.

    Il Ritorno dello Jedi è il trionfo del modello produttivo su tutto il resto, la storia và avanti con il pilota automatico e gli aspetti commerciali sono diventati preponderanti su tutto il resto, esulando anche dalla pellicola in sè come gli Ewoks, Star Wars è diventata da artigianato una vera e propria industria immessa nel sistema. Lucas non è un caso che per anni si dedicherà solo alle produzioni, si può dire che come produttore sia molto superiore rispetto al suo essere regista.
    Ultima modifica di Sensei; 10 maggio 20, 11:15.

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  • Cosmo
    ha risposto
    Ai tempi del primo Star Wars sull'argomento marketing-pupazzi si era ancora alla preistoria e non c'era praticamente consapevolezza sulla sua portata. In TESB di elementi specificamente destinati ai bambini praticamente non ce ne sono.

    ROTJ è il primo film della serie dove il lato più infantile e mirato alla vendita di pupazzi prende il sopravvento, tanto da costruirci un film attorno, cosa che tra l'altro allontanerà dal progetto lo storico Gary Kurtz e farà declinare a Kershner l'offerta di dirigere anche quell'episodio.

    Phil Tippett racconta di alcune discussioni informali nelle pause caffè fra Lucas e Marquand, in cui il regista chiedeva chiarimenti sulla direzione da far prendere al film, e Lucas rispondeva facendo riferimento a Benji (alias Beniamino), zuccheroso film anni '70 per famiglie, con protagonista un cagnolino eroe che salva i bambini da una banda di rapitori. In sostanza, gli Ewoks erano i cagnolini eroici di Star Wars, e mezzo film era incentrato sui di loro.
    ANH aveva come riferimento primario La Fortezza Nascosta di Kurosawa, per dire.

    Ma va bene, Lucas si accingeva a chiudere con Star Wars e aveva la necessità di tenere in piedi le sue aziende, quindi è del tutto comprensibile, ma è difficile non accorgersi della netta differenza d'impostazione fra i primi due capitoli di Star Wars e il terzo.

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  • Det. Bullock
    ha risposto
    Mai capito perché attribuire gli Ewok al marketing.
    Sul serio figlioli, la roba pucciosa è nel DNA di Star Wars dai tempi di R2-D2 e quel suo occhione da cucciolo.

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  • Cosmo
    ha risposto
    Originariamente inviato da Il Ciabattiere Visualizza il messaggio
    Negli episodi V e VI...Kershner è stato fondamentale perchè ha dato un tocco cupo ed ha creato inquadrature iconiche a livello visivo e queste atmosfere;
    Attribuirei il tono cupo e le inquadrature iconiche di TESB a chi di dovere, ovvero rispettivamente alla sceneggiatura e al direttore della fotografia Suschitzky, perché se conosci il livello della restante filmografia di Kershner, beh...

    Poi TESB è anche il frutto dalla piena maturità tecnico-artistica della ILM e di Joe Johnston, e senza le invenzioni della battaglia di Hoth o i virtuosismi della sequenza degli asteroidi o i cieli di Bespin non sarebbe la pietra miliare che è, al di là dei toni cupi o di "io sono tuo padre".

    Con questo non dico che non ci sia anche del suo in quel film - probabilmente soprattutto nella direzione degli attori, come fu di certo per Marquand - ma dirigere Ep. V deve essere stato un po' come allenare il Barcellona o il Real Madrid.

    Originariamente inviato da Il Ciabattiere Visualizza il messaggio
    ep VI ha vissuto sulle spalle di due film giganti ma come film in se se dobbiamo analizzarlo vive grazie ai dialoghi tra Luke e Palpatine,certo viene ricordato perchè è la chiusura della trilogia storica ma come film in se è nettamente inferiore ai primi due.
    Appunto, se il soggetto è quel che è, se le invenzioni visive sono un riciclo nel caso migliore (Morte Nera, rivelazione parentale) e roba puerile a scopo marketing nel peggiore (Ewoks) non c'è regista che tenga. Il massimo delle invenzioni di Marquand fu la Leia schiavetta seminuda e in catene, tra l'altro.

    In questo caso dirigere ep. VI sarà stato come allenare l'Atletico Pizzighettone.

    Comunque se dico "solido mestierante" non è in senso dispregiativo ma per indicare uno che sa fare molto bene il suo lavoro ma che sostanzialmente, in film enormi di questo tipo, è più un coordinatore fra le varie parti, e ricordiamoci che sia Kershner che Marquand sul set avevano sempre il fiato di Lucas sul collo.

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  • Det. Bullock
    ha risposto
    Vi scordate che c'era Lawrence Kasdan di mezzo con Lord & Miller, Kasdan voleva il film a una certa maniera mentre Lord & Miller no e siccome il film era parte dell'accordo per fare da babysitter a JJ lui aveva l'ultima parola.

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  • Sensei
    ha risposto
    I cialtroni come Waititi con il loro Natale ad Asgard in prima linea in tutti i progetti e Lord & Miller che sono competenti e conoscono il cinema, licenziati.

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  • Sir Dan Fortesque
    ha risposto
    Mi sembra strano che dopo aver messo le briglie a Lord & Miller chiamino Waititi per fare Thor Ragnarok con le spade laser.

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  • Il Ciabattiere
    ha risposto
    Originariamente inviato da Cosmo Visualizza il messaggio
    Se hanno dato un episodio di Star Wars in mano a Rian Johnson possono darlo a chiunque, compreso Waititi.
    E se in particolare il problema è che Waititi garba molto alla Kennedy, chi più di Johnson è stato apprezzato dalla boss della Lucasfilm, al punto da annunciare una trilogia completamente affidata a lui. Ed è pure normale dato che, fra tutti i nomi coinvolti finora, Johnson è stato quello che ha seguito più pedissequamente la formula kennediana "la Forza è zitella", riempiendo il suo episodio di gattare "fiere e indipendenti". Dopo aver visto quella roba, per me va bene chiunque.

    Per quanto riguarda Thor Ragnarok forse sarò in minoranza ma a me era piaciuto, l'avevo trovato molto divertente e ben fatto. Visivamente lo ricordo splendido, in particolare l'ambientazione del pianeta-discarica, e Jeff Goldblum è uno spasso. Sarò strano io ma credo che per un film a base di supereroi in costume, ipertrofici dei norreni, cattivi planetari e un incazzoso gigante verde, l'approccio ironico sia quello più indicato per non scadere nel ridicolo. Non so perché nelle critiche ci si riferisca sempre ai film di Neri Parenti o dei Vanzina, come se il genere farsesco l'avessero praticato solo loro e non fossero mai esistiti Mel Brooks o i Monty Python, giusto per dirne due.

    Comunque quello dei registi di Star Wars è un falso problema perché, in saghe fantastiche e consolidate come questa, basta un solido mestierante che sappia mettere in scena ciò che una mega-squadra di creativi ha (o dovrebbe aver) tirato fuori in fase di pre-produzione, a partire dalla sceneggiatura e passando per il design concettuale. Non serve il regista autoriale perché i veri autori sono gli altri, e basta pensare a Kershner e Marquand, che firmarono rispettivamente un episodio magnifico e uno poco più che mediocre, non certo per i loro meriti o demeriti registici. Lo stesso vale per altre saghe come quella di James Bond e registi come Lewis Gilbert o Guy Hamilton.

    Il problema finora è stato proprio la mancanza di creativi all'altezza, pochi ma buoni e in grado di dare un'impronta unica e visionaria a tutto il carrozzone, sostituiti invece da un esercito di professionisti bravi ma del tutto ordinari, come'è in uso nel cinema iper-standardizzato di oggi. Artisti e creativi unici come Ralph McQuarrie o magari John Dykstra o Dennis Muren non se ne vedono più, e se alla fine l'unico filo rosso che attraversa il nuovo corso starwarsiano sono le fisime della Kennedy, stiamo freschi.
    Non sono d'accordo.

    Per me lo sguardo del regista è fondamentale,un buon mestierante ok può saper ben piazzare la macchina la presa ma se non riesce ad inserire un suo stile o comunque qualcosa di riconoscibile per forza il film ne risente...che comunque non vuol dire che il film sia scadente per forza,ci sono esempi di bei film di mestieranti però è normale che un gran regista possa elevare il tutto.

    Ad esempio Yates sa piazzare la macchina da presa e sa anche gestire discretamente gli effetti speciali però i suoi film mancano sempre di un tocco particolare,di uno sguardo che manca(cosa che molto spesso accade anche nei film Marvel).
    Ed a proposito di Marvel...i Guardiani della galassia sono figli di Gunn senza di lui quei film non sarebbero usciti sicuramente in quel modo.

    Negli episodi V e VI...Kershner è stato fondamentale perchè ha dato un tocco cupo ed ha creato inquadrature iconiche a livello visivo e queste atmosfere;ep VI ha vissuto sulle spalle di due film giganti ma come film in se se dobbiamo analizzarlo vive grazie ai dialoghi tra Luke e Palpatine,certo viene ricordato perchè è la chiusura della trilogia storica ma come film in se è nettamente inferiore ai primi due.

    Johnson ad esempio per me ha fatto un film maestoso perchè ha messo il suo stile,le sue tematiche ed a livello visivo regala delle sequenze iconiche...inquadrature che con un mestierante non avremmo avuto.

    Certamente la programmazione,le idee per un progetto contano però il regista come impatta visivamente sull'opera,il suo stile ecc. per me è fondamentale per la riuscita di un film.

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  • Maddux Donner
    ha risposto
    Originariamente inviato da mr.fred Visualizza il messaggio
    Sarà un film "serio" o un Balle Spaziali?
    magari sbaglio, ma direi che tutti sti film hanno il medesimo tono, chi più chi meno. Decidi tu che tono credi abbiano.

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